Arinox, per la morte dell'elettricista archiviate le accuse
Le indagini non hanno evidenziato responsabilità da parte dell'Arinox
Archiviata la posizione per i vertici Arinox. E' questa la decisione del giudice per l'udienza preliminare Alessia Solombrino.
La vicenda, coinvolta Arinox
Era la fine di agosto del 2012 quando, Claudio Dell'Aquila, 44 anni, si trovava in moto e stava raggiungendo la zona della fabbrica dove lavorava quando si è scontrato con un'auto. L'uomo, che aveva riportato fratture alle vertebre, è morto dopo dieci giorni di coma, lasciando moglie e figlio. A gennaio scorso, l'elettricista Arinox che guidava l'auto che ha travolto il collega Dell'Aquila, ha patteggiato una condanna per omicidio colposo. La stessa accusa che pendeva sui vertici Arinox. La stessa procura aveva chiesto l'archiviazione, ma i legali della famiglia si erano opposti. Nonostante la vicenda sia avvenuta entro i confini dell'azienda sestrese, il giudice non ha rilevato responsabilità dei dirigenti, sul caso. La causa dello schianto rimane l'alta velocità dei mezzi coinvolti e su questo, secondo il giudice, Arinox non ha colpe.