Assalto agli sportelli Cup per le 1400 esenzioni dal ticket
Sportelli Cup presi d'assalto per le oltre 1400 esenzioni dal ticket sanitario. Il nostro viaggio tra gli uffici tra caos e paradossi burocratici
Esenzioni dal ticket, l’azienda le ritiene illegittime, mentre c'è il rischio di pesanti sanzioni. Caos al Cup, tra confusione e paradossi burocratici
Sportelli del Cup presi d’assalto per le 1400 esenzioni dal ticket che l’Asl 4 non riconosce più
Caos, sportelli presi d’assalto e scoramento fra i cittadini, per altro tendenzialmente appartenenti alle fasce più deboli, che non sanno dove sbattere la testa e si sentono presi in giro. E' questo lo scenario che si presenta in questi giorni al CUP chiavarese dopo l’invio di 1.400 lettere di contestazione di esenzioni per reddito dal ticket risalenti all’anno 2012 e ritenute illegittime. Per queste, viene richiesto il pagamento addizionato da pesanti sanzioni.
Regnano sovrani la confusione e i paradossi burocratici
La confusione ed i paradossi della burocrazia regnano sovrani. E le informazioni che lo stesso sportello dedicato, attivato già dallo scorso dicembre, è in grado di dare si dimostrano spesso insufficienti a chiarire la situazione per chi si sente ingiustamente chiamato in causa. "Al CAF del sindacato mi hanno detto di non potermi aiutare – racconta un’anziana signora che non si spiega dove (e di chi) sia “l’errore” –. Mentre qui mi suggeriscono di chiedere agli stessi CAF come dimostrare di aver avuto effettivamente diritto all’esenzione, anche se avendo solo una pensione minima non presentavo dichiarazione dei redditi".
Lo sportello Asl non ha modo di verificare i dettagli dei redditi contestati
Quest'ultimo è uno dei tanti esempi che ci sono stati riferiti, e che sottolinea, del resto, anche la relativa “innocenza” dell’ASL stessa. I controlli incrociati, infatti, sono stati fatti a livello ministeriale, e lo sportello della ASL non ha modo di verificare i dettagli dei redditi contestati. Gli incolpevoli impiegati non possono far altro che rimarcare quanto già le lettere di contestazione affermano, senza specificare, tra le altre cose, di quanto e come si sarebbe sforato il tetto reddituale, “rimbalzando” gli utenti in un paradossale circolo vizioso.
Il rinnovo delle esenzioni dal ticket è avvenuto automaticamente? La testimonianza
Un altro lampante esempio di questo caos, ce lo racconta un ragazzo di origini straniere a cui viene chiesto di pagare diverse centinaia di euro di sanzione in aggiunta ai ticket. "Mi si contesta il falso nell’autocertificazione presentata l’1 aprile 2012 – spiega –. Ma l’1 aprile 2012 era una domenica. Come posso aver presentato quell’autocertificazione a uffici chiusi?", si domanda. E no, non è un pesce d’aprile. "Quell’anno ho ricevuto una liquidazione che mi ha fatto sforare il tetto" aggiunge con onestà -. Infatti, proprio per quello non ho rinnovato l’esenzione. L’unica spiegazione è che si sia rinnovata automaticamente a mia insaputa, ma come mi possono contestare un falso, per cui mi si chiedono penali, che io non ho dichiarato di mia mano?".
Come al solito, la burocrazia non è d'aiuto
In diritto, si sa, l’ignoranza della legge non è una giustificazione, ma certo questo esempio dimostra quanto, come minimo, una certa fetta di “colpa” sia da attribuirsi alle complicazioni ed oscurità burocratiche degne del proverbiale lasciapassare A38 di Asterixiana memoria. «E io pago», direbbe Totò, per il quale però «pagare», beato lui, non rappresentava la differenza fra l’arrivare o meno alla fine del mese.