I casi

Atti vandalici contro il palazzo della Regione e il commissariato di polizia Genova Centro

Le denunce del governatore ligure Toti e del Sindacato Autonomo di Polizia

Atti vandalici contro il palazzo della Regione e il commissariato di polizia Genova Centro
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Sono stati compiuti nelle scorse ore atti vandalici nel capoluogo ligure contro il palazzo della Regione Liguria e lo stabile che ospita il commissariato centro della Polizia di Stato. Lo denunciano rispettivamente il presidente della Regione Giovanni Toti e il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia).

Il raid contro il palazzo della Regione Liguria

«Le scritte comparse in queste ore sul palazzo della Regione Liguria e non solo dimostrano ancora una volta che il clima d’odio che sta dilagando nel nostro Paese è diventato intollerabile. Le Istituzioni devono essere unite e saper gestire con risolutezza e polso fermo i momenti di tensione. Al ministro Nordio, a cui sono indirizzate alcune delle scritte, va la nostra solidarietà. Non saranno di certo questi gesti a intimidirci, continueremo a lavorare a testa alta per combattere ogni forma di violenza e criminalità».

Così ieri sera, sabato 25 febbraio, il presidente della Regione Toti a seguito dell'imbrattamento del palazzo della Regione Liguria a Genova da parte di ignoti.

Le foto pubblicate su Facebook dal presidente della Regione Toti insieme alla sua dichiarazione

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Una delle foto pubblicate su Facebook dal presidente della Regione Toti

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Una delle foto pubblicate su Facebook dal presidente della Regione Toti

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Una delle foto pubblicate su Facebook dal presidente della Regione Toti

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Foto 4 di 4

Una delle foto pubblicate su Facebook dal presidente della Regione Toti

 

L’atto vandalico contro il commissariato Centro

«Nuovamente presi di mira i Poliziotti genovesi… nuovamente scritte minacciose ed offensive sui muri dello stabile che ospita il Commissariato Centro - dichiara il SAP -. Non molti anni fa successe la stessa cosa; ogni qualvolta c’è da protestare contro decisioni o leggi, giuste o sbagliate che siano, i colpevoli sono i Poliziotti o le FF.OO. in generale. Non vorremmo credere che a scatenare questi personaggi sia stato il rigetto, da parte della Cassazione, del ricorso contro il 41 bis per Alfredo Cospito. Non vorremmo crederlo ma, talvolta, a pensar male si indovina. Se così fosse, sarebbe un atto gravissimo, per il quale dovremmo augurarci una veloce individuazione dei colpevoli ma, soprattutto, una condanna severa. Non è possibile che in questo paese si attacchi sempre, e spudoratamente, chi lavora per garantire l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, senza considerare che l’operato della Polizia nulla c’entra con le legittime decisioni degli organi giudiziari. Come Sindacato Autonomo di Polizia ci auguriamo che TUTTE le forze politiche della città, senza distinzioni di colore, prendano le distanze da questi atti intimidatori e condannino fermamente l’accaduto, esprimendo disapprovazione per quanto accaduto. Il Sap esprime la propria solidarietà».

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