Avegno dichiara guerra ai migranti

La giunta leghista vara un regolamento volto ad ostacolare l'istituzione di centri di accoglienza per i profughi: ma potrebbe essere incostituzionale

Avegno dichiara guerra ai migranti
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La giunta di Canevello vara un regolamento comunale che rende quasi impossibile aderire ai Cas: per Pinna si tratta di un trucco per scavalcare la Prefettura.

Il regolamento anti migranti

L'accoglienza da parte dei comuni del Levante ai profughi è stata a dir poco tiepida: un po' ovunque si sono rifiutati i bandi e si è al massimo aderito al sistema Sprar, che consente alle Amministrazioni locali di regolare autonomamente il numero di persone a cui possa essere concesso alloggio: il tutto, beninteso, non senza ragioni. Principale eccezione probabilmente Recco, dove, sebbene l'amministrazione sia politicamente contraria a tal tipo di accoglienza, vi è stata comunque una tiepida adesione veicolata dal «senso di rispetto e responsabilità nei confronti delle istituzioni».

Ben diverso lo spirito nella vicina Avegno: la giunta a guida leghista, capitanata dal Sindaco Franco Canevello, invece proprio non ci sta. E per disincentivare al massimo - non potendo formalmente proibirla - la realizzazione di CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) vara un regolamento severissimo: si impone ai privati che aderiscano a bandi di accoglienza di comunicarlo via pec entro 48 ore, con 15 giorni di anticipo eguale comunicazione va sottoposta per la stipula di contratti d'affitto e di nuovo entro 48 ore va presentato il contratto stipulato. La non ottemperanza a queste stringentissime scadenze comporta una sanzione che va dai 10 euro a ben 15mila, una forbice a dir poco insolitamente ampia e che dunque concede al Comune una estrema discrezionalità su dove - e chi - colpire.

Il regolamento "anti-migranti" è già oggetto di forti polemiche: questo perché ordinanze simili (ed anch'esso sino all'altro giorno era anche ad Avegno un'ordinanza emanata a settembre) sono già state bocciate dai prefetti in altre città d'Italia per incostituzionalità, ma proprio qui sta il "trucco" a cui si è affidata Avegno: un prefetto non può respingere un regolamento comunale, l'unico strumento valido in questo caso sarebbe il ricorso al Tar. Per Paolo Pinna, capogruppo dei 5 stelle, l'intento di "aggirare" la Prefettura sarebbe dunque evidente, così come «la sola valenza propagandistica di tale atto amministrativo». Certo è che nel frattempo ben difficilmente, visti gli ostacoli posti, cooperative private potranno pensare di istituire dei Cas ad Avegno.

Nella foto in evidenza: migranti ospiti presso il Centro di Accoglienza Straordinaria gestito dall’associazione “Il Ce.Sto” a Recco.

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