Bagnasco guida il fronte ricostruzione: «Soldi subito dallo Stato, o ci teniamo l'IMU»

Il Sindaco di Rapallo ora pretende concretezza e risultati: «Basta passerelle, questa non è Gardaland»

Bagnasco guida il fronte ricostruzione: «Soldi subito dallo Stato, o ci teniamo l'IMU»
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Questa settimana dovrebbe essere ufficializzato il riconoscimento dello stato di emergenza per i comuni liguri devastati dalle mareggiate, il che sbloccherà i fondi per far fronte alle prime emergenze di messa in sicurezza e ricostruzione. Ma, come spesso accade, la proporzione fra i soldi in cassa disponibili e la mole degli interventi necessari è sballata: dalla Regione, ad esempio, vi sono in disponibilità di cassa meno di 5 milioni di euro, e solo la ricostruzione della strada di collegamento di Portofino ne costerà almeno 6.

Bagnasco: «Soldi subito dallo Stato, o ci teniamo l'IMU»

E poi c'è Rapallo, il porto distrutto, le centinaia di yacht arenati all'ombra del rischio disastro ambientale: e proprio da Rapallo, sulle pagine del Secolo XIX di stamani, il Sindaco Bagnasco ora alza i toni ed assume simbolicamente la guida del "fronte" locale della ricostruzione. «Servono subito soldi dallo Stato, altrimenti ci terremo l'intera quota IMU», minaccia il primo cittadino rapallese. Già, perché oltre il 50% del gettito fiscale dell'IMU, per legge, va a Roma: per Rapallo si tratta di 17 milioni sui 30 totali. E per quanto con lo stato di emergenza altre risorse si potrebbero trovare in loco - ad esempio attraverso la deroga al patto di stabilità, che favorirebbe per lo meno quei comuni virtuosi con avanzi di cassa - sarebbe sempre troppo poco, non per tutti e non abbastanza in fretta.

Al proclama di Bagnasco potrebbero dunque accodarsi numerosi altri sindaci del comprensorio, i quali, finiti i giorni di choc immediatamente successivi al disastro, ora debbono pensare ai fatti concreti. E in questo clima si inscrive anche la seconda delle dichiarazioni forti di Bagnasco in merito alle "passerelle" politiche: «Non voglio fare polemiche - dichiara Bagnasco sul Secolo XIX - ma d'ora in poi sarò presente solo a incontri con chi davvero è in grado di aiutarci a livello regionale e ministeriale. Stanno arrivando alcuni solo a fare passerella, ma Rapallo non è Gardaland, dove venire a farsi un giro». Chissà che la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Bagnasco non sia stato il giro di rappresentanza dei consiglieri regionali grillini in questi giorni in alcune delle località colpite, fra cui proprio Rapallo, Santa Margherita e Portofino, infelicemente chiamato "tour".

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