"Bandiera Nera", è polemica tra Legambiente e Regione Liguria
Dibattito aperto sui parchi e tutela dell'ambiente
"Assegniamo la Bandiera Nera alla Regione Liguria per la mancata istituzione del Parco Nazionale di Portofino e le politiche condotte nei confronti dei parchi regionali e le aree protette". Così ieri Legambiente Liguria ha criticato alcune scelte della Regione manifestando a Camogli con un vessillo nero.
L'ira di Legambiente
Santo Grammatico, presidente Legambiente Liguria:
"Assegniamo la Bandiera nera non aver ritirato il permesso alla ricerca di titanio nel comprensorio del Parco Beigua-Unesco Global Geopark e non aver ampliato i confini dell'area protetta al Comune di Urbe. Per aver depotenziato gli Enti parco sottraendo il personale distaccato dalle dipendenze dirette dei #parchi alla Regione.
Per i continui tentativi di modifica della disciplina quadro dei parchi regionali indirizzati ad indebolire il sistema delle aree protette anziché rafforzare la tutela del territorio e della biodiversità”.
La difesa della Regione
Pronta la difesa della Regione, che ieri sera ha mandato questa nota attraverso il presidente Giovanni Toti:
“Quella di Legambiente mi sembra molto una bandiera politica, più che una bandiera ambientalista. L’attenzione della Giunta per l’ambiente è assoluta, e spiace che non venga riconosciuta: rigenerazione urbana, ciclo dei rifiuti, differenziata, ciclo e deputazione delle acque con la nostra amministrazione hanno fatto passi da gigante, e il numero di bandiere blu alle spiagge della nostra regione ne sono la prova.
Sul parco di Portofino, Regione sta semplicemente seguendo le perplessità dei sindaci e dei territori, cosa che sarebbe opportuno facesse anche Legambiente, che quasi sembra infastidita dallo sviluppo turistico di quella zona, che porta lavoro, sviluppo e ricchezza.Per quanto riguarda le miniere di titanio, una organizzazione così importante dovrebbe sapere che dipendono dal Governo centrale e non dalla Regione”.
La controrisposta di Legambiente
"Leggiamo sulla stampa la frettolosa risposta del Presidente Toti all’assegnazione della bandiera nera della Goletta Verde alla Regione Liguria per la mancata istituzione del Parco Nazionale di Portofino e per le politiche di tutela delle aree protette, in occasione della manifestazione di ieri a Camogli. Si legge che la Regione ha compiuto ‘passi da gigante’ sul fronte ambientale, peccato che siano stati fatti solo passi indietro sull’istituzione del Parco Nazionale - dichiara Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria.
In particolare, al Presidente sembra poco chiaro il ruolo della Regione nel percorso di istituzione del Parco Nazionale, ruolo che dovrebbe fungere da catalizzatore e coordinamento tra il Ministero, i Sindaci e le associazioni del territorio e dove invece latita da anni. Siamo convinti che il Parco Nazionale sia l'unico strumento per far fare un salto in avanti al turismo sostenibile, alla protezione ambientale e alle attività economiche, generando nuovi posti di lavoro qualificati soprattutto per le giovani generazioni.
Inoltre, nonostante le nostre precise e circostanziate motivazioniil Presidente Toti confonde le concessioni per le ricerche minerarie del levante ligure con quelle per il titanio nel comprensorio del Beigua, rilasciate proprio dalla Regione Liguria con l'atto n.1211-2021 del 26/02/21 Prot NP-2021-69067 e che nulla hanno a che vedere con le concessioni governative, come dichiarato. Ha ragione quando afferma che i territori debbano essere ascoltati, allora non eluda l'impegno assunto dai suoi assessori, per fare entrare il Comune di Urbe nel Parco del Beigua”.