Bianca Maria Casella, la nuova stella nel panorama della ricerca oncologica

La giovane casarzese: «Voglio provare a dare qualcosa di mio alla ricerca»

Bianca Maria Casella, la nuova stella nel panorama della ricerca oncologica
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E’ una giovane casarzese la nuova stella nel panorama della ricerca oncologica: Bianca Maria Casella.

Da Casarza a Bologna per un premio

Classe 1993, il 13 aprile la giovane sarà a Bologna in quanto finalista del Premio di laurea "Oreste Pessina", che individua le quattro tesi in Farmacia e Tecnologia più innovative nell’ambito della ricerca in Italia. Riceverà il prestigioso riconoscimento dalla commissione presieduta dalla dottoressa Ornella Barra, co-chief operating officer di Walgreens Boots Alliance. Motivo immenso di orgoglio non solo per il papà Odoardo Casella e la mamma Elisabetta Gallo, ma per la città tutta.

"Due anni e mezzo fa ho vinto una borsa di studio, con l’Università di Tor Vergata, che mi ha dato l'occasione di realizzare una tesi sperimentale di ricerca in chimica farmaceutica alla University of Nottingham – spiega – . Ero entusiasta e curiosa di conoscere il mondo della ricerca, di toccare con mano quell'ambiente. E ne sono rimasta affascinata. E' stata un'esperienza che ha cambiato me e le mie prospettive future".

Dopo la laurea, la giovane ha provato a considerare parecchie strade lavorative ma, in cuor suo, sapeva cosa volesse veramente.

"Desideravo fare un dottorato di ricerca che comprendesse aspetti sia di chimica farmaceutica che di farmacologia, così ho fatto domanda  alla University of Nottingham, ed eccomi qui – aggiunge Casella – . Sono solo all'inizio, ho davvero tantissimo da imparare, ma questo ambiente è meraviglioso. Ogni giorno è una sfida costante a migliorare e a capire nuove cose, e sono circondata da ragazzi e adulti che ogni giorno, come me, provano a dare il loro contributo".

Quattro anni in tutto, di cui uno che le permetterà di portare di persona il frutto dei suoi studi all’Università di Melbourne, in Australia.

"Sicuramente la ricerca mi ha toccato nel profondo. Ogni giorno per me è una sfida costante a migliorare e a capire nuove cose – conclude – . Voglio provare a dare qualcosa di mio alla ricerca, che magari non sarà nulla, non tutti trovano nuove cure ogni giorno, anzi, ma anche solo un piccolo contributo che spero possa aiutare qualcuno a stare meglio, in futuro".

 

 

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