Biblioteca di Lavagna, Langella ottimista: «Presto la riapertura»

Il Presidente ligure dell'Associazione Italiana Biblioteche prevede la riapertura della Bini dopo il «positivo incontro col Sindaco Mangiante»

Biblioteca di Lavagna, Langella ottimista: «Presto la riapertura»
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Biblioteca di Lavagna, Langella: «Incontro positivo col sindaco, presto la riapertura della Bini».

Biblioteca di Lavagna verso la riapertura?

«Sono molto soddisfatto dell’incontro avuto oggi con Il sindaco di Lavagna Alberto Mangiante, il vice sindaco Elisa Elena Covacci e l’assessore Chiara Oneto. Questa mattina abbiamo gettato le basi per una graduale riapertura della biblioteca Giovanni Serbandini Bini. Un percorso virtuoso, attraverso la pubblicazione di un Bando che servirà ad esternalizzare il servizio. Questo sarà il primo passo e consentirà alla Biblioteca di vivere di nuovo ed essere uno dei più importanti e fervidi centri culturali di Lavagna. La sensibilità e la disponibilità del Sindaco e di parte della sua Giunta è stata fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo, che è solo un punto di partenza, perché il percorso per una stabilità del servizio bibliotecario a Lavagna è ancora lungo». Così scrive in una nota stampa il dottor Francesco Langella, Presidente regionale ligure dell'Associazione Italiana Biblioteche.

«In gran parte della Liguria il sistema bibliotecario sta vivendo un periodo di crisi, per mancanza di fondi, personale e per una politica poco attenta a un bene comune che trasmette cultura e valori. Questo è uno dei motivi per il quale attraverso l’AIB Liguria abbiamo deciso, grazie all’assenso immediato del Sindaco, di fare una grande iniziativa nei prossimi mesi a Lavagna sulla gestione delle Biblioteche. Saranno coinvolti molti Comuni liguri e figure del settore di spicco nel panorama italiano. E’ giunto il momento di trovare percorsi condivisi, puntando all’integrazione di esperienze, confrontandoci in sinergia con esempi di eccellenze in Italia. Sarà un’iniziativa importante, non solo per le figure coinvolte, ma per il futuro delle nostre Biblioteche che è quello che mi sta più a cuore».

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