Buon compleanno, oasi dell'Entella!

A Chiavari convegno dedicato per i 30 anni: ecco di cosa si parlerà domani

Buon compleanno, oasi dell'Entella!
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Quest’anno l’oasi del fiume Entella compie 30 anni. Se ne parla in un convegno dedicato a Chiavari, domani alle ore 16, nella Sala Livellara.

La firma il 24 marzo 1988

Il 24 marzo 1988 la Provincia firmò la delibera che istituì l’oasi a protezione faunistica, dietro proposta della Lega italiana protezione uccelli che negli anni precedenti ne aveva studiato tutti gli aspetti naturalistici. Per questa occasione quest’anno la Lipu del Tigullio organizza una serie di eventi gratuiti e aperti a tutti per far conoscere meglio questo fiume. L’Entella, infatti, è troppo spesso considerato solo fonte di problemi e di paure, soprattutto dopo gli eventi alluvionali del 2014, quando, invece, ha una ricchezza naturalistica e un ruolo ecologico e sociale molto importanti per la qualità della vita delle persone; ecco perché sabato 24 marzo, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Chiavari, esperti relatori metteranno a disposizione la loro competenza in un convegno dove verranno spiegati diversi aspetti dell’oasi, da quello gestionale a quello idrogeologico, senza distogliere lo sguardo dalla sua bellezza principale: le varie specie di uccelli selvatici. Dagli eleganti aironi ai fragili limicoli, dalle chiassose anatre ai piccoli passeriformi; dall’alveo ai campi, in questi mesi e fino al prossimo autunno l’oasi diventerà un brulicare di piume, canti, voli improvvisi e schiamazzi nell’acqua. Alcuni uccelli saranno di passaggio, una sosta dal lungo viaggio migratorio per rimettersi in forze e poi dirigersi verso il Nord a nidificare; altri, stanziali, si preparano a mettere su famiglia.

E' migliorata l'oasi in questi 30 anni?

Ma è anche tempo di bilanci: in 30 anni come si è sviluppata l’oasi? E’ migliorata? Per certi aspetti sì, perché è stata vietata la caccia, facendo ritornare la vita all’oasi. Ma a cosa serve che l’oasi sia anche un SIC, Sito di Importanza Comunitaria?  Sarà il dott. Andreotti, oggi studioso dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente, all’epoca semplice volontario Lipu che vide e studiò le potenzialità naturalistiche del fiume, a spiegarcelo.

Il fiume Entella, però, ha anche subìto una continua trasformazione della sua fisiografia, non in maniera naturale, ma artificiale, dovuta a una marcata azione antropica. La costruzione dissennata lungo tutti i suoi 70 chilometri, compresi, cioè, anche i suoi tre affluenti, Lavagna, Graveglia e Sturla, che ha occupato in gran parte le sue aree golenali, la costruzione di due porti alla foce e lo sversamento di liquami di varia natura, ha compromesso gran parte del suo habitat, compreso il tratto di mare antistante la foce. A queste criticità risponderà il prof. Elter, docente e geologo strutturale dell’Università di Genova che da tempo studia le problematiche del dissesto idrogeologico del fiume. Questo incontro vuole, sulla base della situazione attuale, anche proporre idee da sviluppare per un futuro migliore dell’oasi del fiume Entella e nostro.

Gli interventi previsti

Appuntamento quindi per  sabato 24 marzo ore 16, in Sala Livellara.

IL PROGRAMMA: dalle 16 alle 16.35 “L’oasi faunistica dell’Entella: un bilancio a 30 anni dalla sua istituzione”, relatore Alessandro Andreotti ricercatore ISPRA. Dalle 16.40 alle 17.10 “La bellezza alata del fiume Entella: caratteristiche e comportamenti delle principali specie di uccelli selvatici che vivono all’oasi”, relatrice Federica Bisanti referente LIPU per il Tigullio. Dalle 17.15 alle 17.45 “Quadro idrogeologico del fiume Entella: criticità e possibili soluzioni” con Franco Marco Elter, geologo strutturale - DISTAV, Università di Genova.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.

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