Chiavari

Buon Natale? No, "buon DPCM"

Quando nella tragedia, e nel caos, per mantenere un po' di sanità mentale non ci resta che... ridere

Buon Natale? No, "buon DPCM"
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L'Istituto Superiore di Sanità dice una cosa, certi presidenti regionali un'altra. L'Italia colorata come Risiko, zone rosse ed arancioni, ma mica sempre, solo il tal giorno, poi no, poi sì di nuovo, poi si vedrà. Le dirette di Conte, le regole che si possono far valere e quelle che restano solo su carta, le "forti raccomandazioni" e i righelli sulle cartine per capire se e quanto ci si può spostare. Congiunti, non congiunti, e di che età? I tuttologi del web, e gli "esperti" che si scannano fra loro per protagonismo. "Se chiudono ci strozzano, se non chiudono ci ammazzano". A prescindere da meriti e colpe del Governo e della politica, nazionale e locale, nella gestione dell'emergenza sanitaria, vi è un tragicomico corto circuito comunicativo in Italia, e a tanti non resta che piangere, nell'accezione Troisi/Benigni. E così si cerca di esorcizzare la tragedia e le difficoltà di questo anomalo Natale con un po' di ironia. Mo' ce lo segniamo, proprio.

Come nel caso di queste luminarie "natalizie" a Chiavari, in Piazzale della Franca, nei pressi del casello autostradale: "Buon DPCM" recitano le lampadine montate sul proprio terrazzo da una residente locale. Nient'altro che una battuta ed una curiosità, sino al prossimo, purtroppo ben più serio bollettino di malati e morti. E, naturalmente, sino al prossimo DPCM: purtroppo, forse, non sempre serio a sufficienza.

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