Camogli, salta la Sagra del Pesce 2021
Scelta responsabile della locale Pro Loco di fronte alla lenta ma costante ripresa dei contagi alla vigilia dell'inizio dell'anno scolastico
A più di un anno di distanza dall’annullamento della Sagra del Pesce 2020, anche l’edizione del 2021 – la 70esima – subirà la stessa sorte. Lo comunica la Pro Loco di Camogli in una lunga lettera diramata il 1° settembre, a pochi giorni da quella che doveva essere la prima edizione della Sagra post-Covid.
Rammarico più grande che nel 2020
"Probabilmente - scrivono i responsabili della Pro Loco - il nostro rammarico nell’annullare questa edizione è ancora più grande rispetto al precedente perché, quando avevamo detto che avremmo fatto il possibile per fare la Sagra del pesce 2021, ci credevamo davvero. Sapevamo e speravamo di offrire quel segnale di ripartenza e di normalità di cui tutti – noi per primi – avevamo bisogno: trovarsi uniti, al centro del Paese, a portare avanti una tradizione alla quale Camogli si sente indissolubilmente legata".
Troppo rischiosi gli assembramenti in questo periodo
"Le premesse c’erano (quasi) tutte e pure la situazione sanitaria sembrava portare in questa direzione. La verità è che non ce la sentiamo, siamo sinceri e lo ammettiamo senza mezze misure: con i contagi in lenta ma costante ripresa e qualche regione sull’orlo della zona gialla (sommato ad un momento dell’anno in cui una moltitudine imprecisata di persone è in viaggio in Italia e all’estero per le rispettive ferie), ci sembra oltremodo rischioso creare assembramenti sotto il sole di Settembre.
Non entriamo poi nel merito della situazione legata ai vari green pass, tamponi, vaccini e ondate perché sono argomenti già (fin troppo) ampiamente discussi a livello pubblico e mediatico. È chiaramente questo il motivo che ci ha portato a questa sofferta decisione e nessuno più di
noi ne è più rammaricato. Non ci sono oggi frasi fatte da poter usare, come “stiamo distanti oggi per abbracciarci domani”, perché per tutti noi il “DOMANI” era proprio il prossimo 26 Settembre, quando avevamo davvero in programma un VERO abbraccio collettivo con tutto il Paese.
Ingoiare quest’altro boccone amaro ci risulta davvero indigesto ma crediamo possa essere la scelta – magari non giusta, ma sicuramente consapevole – per preservare la sicurezza di tutti. Vi ringraziamo per la comprensione e ci scusiamo per aver disatteso eventuali speranze".