San Colombano

Cappella di San Lorenzo, bilancio amaro

L’effetto Covid-19 si fa sentire anche sulle parrocchie e sugli oratori dove si celebrano le funzioni

Cappella di San Lorenzo, bilancio amaro
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L’effetto Covid-19 si fa sentire anche sulle parrocchie e sugli oratori dove normalmente si celebrano funzioni.

San Colombano

I due mesi di interdizione al culto e la successiva fase di sanificazione e distanziamento, che dura tuttora e chissà per quanto, hanno portato ad una drastica riduzione delle entrate, dovute quasi esclusivamente alle offerte dei fedeli.

"Nessuno ci verrà in aiuto - dice chi amministra la Cappella di San Lorenzo a Calvari. Come nessuno, né la Regione, né il Comune, né la Soprintendenza, né la Curia, cui avevamo inoltrato documentata domanda, ci ha aiutato in occasione delle tre alluvioni che si sono succedute negli ultimi vent’anni. Mai un soldo da nessuno, ma ce l’abbiamo sempre fatta a riparare i danni, grazie alla generosità della popolazione".

Per antica tradizione il rendiconto della Cappella di Calvari non rispecchia l’anno solare ma riguarda il periodo che va dal 1° agosto al 31 luglio dell’anno successivo. E, sempre per tradizione, viene letto dal celebrante dall’altare al termine della messa in onore del titolare, il giorno di San Lorenzo. I dati di quest’anno, rendicontati e presentati al parroco don Salvator Bizimana dal giovane segretario Corrado Zavatteri, incaricato dal comitato di gestione costituito il 19 settembre dello scorso anno, se raffrontati con quelli del 2019 rispecchiano bene la situazione di questo periodo così anomalo. La “sacchetta”, cioè la questua domenicale, ha reso appena 608 euro, a fronte dei 1.604 dell’anno prima; la raccolta di casa in casa e la “sacchetta” della festa di San Pietro 1.634 euro a fronte di 2.615; il totale dell’anno è risultato di euro 2.330 contro i 5.597 del 2019. Non essendoci state né le consuete sparate, né la banda, né l’illuminazione delle strade (ma soltanto della facciata della chiesa) anche le uscite sono risultate contenute: 2.225 euro contro i 3.414 dell’anno prima. E se il rendiconto “vecchio” presentava un avanzo di 2.181 euro, quello attuale si limita ad uno striminzito avanzo di appena 105 euro, che sono andati ad aggiungersi ai 12.050 presenti in cassa, sul conto presso la Banca Carige. Sono, come si può vedere, cifre relativamente modeste, che tuttavia, fatte le proporzioni, non sono dissimili da quelle delle chiese maggiori e delle parrocchie. Una amministrazione attenta consente, nel caso della Cappella di San Lorenzo, di affrontare, con i risparmi accumulati di anno in anno, un paio di interventi che saranno fatti prossimamente.

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