Carabinieri Forestali scoprono un immobile trasformato in trappola per animali selvatici

Fontanigorda: dopo mesi di indagini, individuato il responsabile

Carabinieri Forestali scoprono un immobile trasformato in trappola per animali selvatici
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Carabinieri Forestali scoprono un immobile trasformato in trappola per animali selvatici.

Una porta si chiudeva alle spalle dell'animale appena entrato

Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Montebruno e della Stazione Carabinieri Forestale di Santo Stefano d’Aveto, ha individuato l’autore di una trappola per la cattura di animali selvatici allestita in un fabbricato abbandonato, in un bosco tra la frazione Casoni del Comune di Fontanigorda e il Passo del Fregarolo.
I Carabinieri Forestali avevano scoperto all’interno del rudere un rudimentale ma efficace sistema di scatto, in grado di chiudere la porta di ingresso alle spalle dell’animale attirato dentro da granaglie di mais o pezzi di pane.

La trappola rivolta a cinghiali,  caprioli e daini

La trappola era presumibilmente rivolta ad ungulati quali cinghiali, caprioli e daini, densamente presenti in tale zona. Un’apertura superiore del fabbricato diroccato avrebbe poi permesso in un secondo tempo di abbattere l’animale intrappolato.
A seguito di diversi mesi di indagine, in questi giorni i Carabinieri Forestali hanno individuato il responsabile e proceduto al sequestro dell’attrezzatura utilizzata per fabbricare la trappola.

Un 42enne dovrà ora rispondere di tentato furto venatorio aggravato

F.G. di anni 42, originario della Val Trebbia, incensurato, ora dovrà rispondere dell’accusa contestatagli dalla Procura della Repubblica di Genova di “tentato furto venatorio aggravato” in quanto, privo di licenza di caccia, effettuava in modo continuativo e stabile atti idonei e diretti in modo non equivoco all’intrappolamento di animali selvatici.

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