Chiavari

Cartolerie scolastiche tra le più colpite dal covid

La cartoleria "Righe e quadretti" racconta la sua ripresa

Cartolerie scolastiche tra le più colpite dal covid
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Nel nostro comprensorio, le scuole con le videolezioni e la didattica a distanza sono terminate tra lunedì 8 e mercoledì 10 giugno.

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Ma di fatto, l’ultima campanella nei plessi scolastici è suonata alla fine del mese di febbraio, circa quattro mesi fa. Nel commercio a patire questa grave mancanza sono state soprattutto le cartolerie. Come “Righe e quadretti” di viale Millo, di fianco alla parrocchia di Rupinaro. La posizione della storica cartoleria è praticamente strategica. Quasi al centro, tra i plessi del Liceo Marconi Delpino di via Santa Chiara, piazza Caduti di Nassirya e Salita Gianelli, l’istituto tecnico In Memoria dei Morti per la Patria di viale Millo e di via Castagnola, l’Istituto Caboto e il liceo artistico Luzzati di via G.B. Ghio e le tante scuole primarie del centro chiavarese, come le Mazzini Est e Ovest di via Mafalda, le Della Torre di via Rivarola. A raccontare la situazione della cartoleria, la titolare Susanna Boschetti insieme alla dipendente Mara Maresca:

"L’emergenza sanitaria del Covid ha colpito durissimo e noi non siamo stati risparmiati – raccontano -. Siamo una cartoleria scolastica e di conseguenza abbiamo patito tantissimo la chiusura delle scuole per ben quattro mesi. Fortunatamente ci hanno concesso di riaprire lo scorso 14 aprile e questo ci ha permesso di sopravvivere appena e far fronte ad alcune tra le spese più importanti. Il commercio è stato fortemente colpito e speriamo in una ripresa anche grazie al turismo italiano che dovrebbe incrementare nei prossimi mesi rispetto agli anni precedenti. Siamo comunque molto positive, vediamo nonostante tutto una ripresa futura costante. Questo ci permetterà di lasciare alle spalle un momento difficile come quello che stiamo vivendo. SIamo sicure che l’energia  che ci stiamo mettendo e il sorriso che non ci abbandona mai, saranno le armi vincenti per combattere questa crisi. Ci volteremo indietro e orgogliosamente diremo ce l’abbiamo fatta".

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