Casa di Salto a fuoco, la colpa è forse di un nido

Sia il proprietario sia i Vigili, sulla base di quanto è stato osservato da abitanti della zona, ipotizzano che a determinare il surriscaldamento della canna fumaria possa essere stato un nido di calabroni, che si trovano spesso negli incavi degli alberi e di tubi

Casa di Salto a fuoco, la colpa è  forse di un nido
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Dopo l'incendio arrivano alcune precisazioni. Il proprietario della casa colpita dall'incendio a Salto giovedì sera è un pensionato abitante a Genova. S. R. non presente sul posto al momento del fatto.

Parla il proprietario

Ecco quanto dichiara : "È stato un puro incidente, non c'è stato nessun dolo né responsabilità da parte di nessuno. La canna fumaria era pulita, mi sono recato in casa a febbraio /marzo, ho verificato che funzionava e da allora l'ho usata pochissimo. È una stufa cucina che serve per scaldare i cibi e d'inverno anche l'ambiente. Ha una potenza di 25 kilowatt ed è collegata direttamente al camino.

Da domenica in casa si trovava un agronomo, da me autorizzato, per pulire il terreno circostante da erba e rovi. Questa persona ha acceso fuochi per pulire, e lo ha fatto in modalità e in luoghi assolutamente sicuri. Giovedì sera l'uomo è entrato in casa per scaldarsi la cena, e ha acceso la stufa: il tubo ha iniziato a riscaldarsi enormemente, probabilmente c'era all'interno della canna fumaria qualcosa di non visibile che la ostruiva,visto quanto accaduto.
L'agronomo, quando ha visto che dalla canna gocciolava catrame, è andato sul tetto, ha visto il fuoco intorno al camino, ha cercato di spegnerlo ma non ci è riuscito. Dato che iniziava a espandersi e non conoscendo la casa non sapeva dove prendere l'acqua, è andato in paese e ha chiamato i Vigili del Fuoco.
L'agronomo era lì occasionalmente per fare un lavoro di pulizia, che ha fatto bene, impedendo al fuoco di propagarsi fuori dalla casa".

Un nido di calabroni (forse) all'origine del surriscaldamento

Sia il proprietario sia i Vigili, sulla base di quanto è stato osservato da abitanti della zona, ipotizzano che a determinare il surriscaldamento della canna fumaria possa essere stato un nido di calabroni, che si trovano spesso negli incavi degli alberi e di tubi.
Continua il proprietario :" È stato un incidente, non è stato appiccato nessun fuoco, né dolo né negligenza da parte di nessuno". S. R. ha ristrutturato la casa dal 2006. Si tratta di un rustico risalente al 1812. Non è distante da Salto (200/300 m in linea d'aria) ma dal paese è raggiungibile soltanto a piedi tramite due sentieri, molto antichi e "mai rinnovati". Non ci sono strade carrabili che conducono alla casa. Per questo sia per i Carabinieri che per i Vigili è stato molto difficile iniziare le operazioni di spegnimento.
La casa è abitabile (dichiarazione del 2012/2013), "quindi aveva l'impianto elettrico, i servizi igienici e la fogna tutti regolari e funzionanti".
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