Caso borse false, chiuse le indagini sul sindaco di Portofino Viacava
Consegnata la perizia, la Procura ha deciso di non archiviare il caso
La Procura di Genova ha chiuso le indagini su Matteo Viacava, sindaco di Portofino, accusato di ricettazione e vendita di merce contraffatta per le false borse griffate vendute nella sua tabaccheria nel borgo che gestisce insieme ad una socia, anche lei indagata. Il primo cittadino è legale rappresentante della tabaccheria e titolare della licenza dal 2005. I reati di cui è accusato sono gli stessi che vengono contestati ai venditori ambulanti.
Il sequestro e la perizia
A settembre di quest'anno la Guardia di Finanza aveva sequestrato 91 capi di Hermes, Fendi e Chanel. Nella perizia gli esperti hanno accertato che i capi sono stati contraffatti e non confezionati in loco, perché potevano essere realizzate solo con particolari apparecchiature.
Dopo la perizia, il procuratore aggiunto Francesco Pinto ha deciso di non archiviare ed ha chiuso le indagini e inviato gli avvisi.
Ora Viacava, che è difeso dall'avvocato Ernesto Monteverde, potrà chiedere entro 20 giorni di essere interrogato, e la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio.
Il sindaco di Portofino aveva puntato il dito contro la stampa sostenendo si trattasse di un attacco politico visto che aveva ottenuto, come primo comune di Italia, una deroga per intitolare una via a Silvio Berlusconi, che a Portofino era stato ospite per tanti anni.