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Caso Nada Cella, nuovi reperti da analizzare

E' stata rinvenuta una scatola presso l'Unità per i delitti irrisolti di Roma

Caso Nada Cella, nuovi reperti da analizzare
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Gli investigatori hanno rinvenuto una scatola di reperti raccolti sulla scena del crimine dell'omicidio di Nada Cella, la segretaria rimasta vittima nel maggio 1996 a Chiavari nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavorava. Gli agenti l'hanno rinvenuta nell'archivio dell'Udi, l'Unità per i delitti irrisolti di Roma.

Il cold case

L'Unità per i delitti irrisolti di Roma è una struttura nata nel 2009, dovee la scatola con i reperti era conservata. Oggi, questo è un organismo di riferimento per gli uffici investigativi soprattutto in casi di delitti irrisolti come quello di Nada Cella. Il ritrovamento di tale scatola sarebbe la ragione per cui, all'inizio di marzo, la Procura di Genova ha chiesto ulteriori sei mesi di proroga delle indagini.

Il contenuto della scatola è stato consegnato al genetista impegnato nell'analisi del Dna, Emiliano Giardina. In base alla perizia eseguita da Giardina, i profili biologici corrisponderebbero ad un individuo di sesso femminile, ma i reperti fino ad ora analizzati sono stati dichiarati insufficienti per indicare una corrispondenza con il profilo genetico dell'ex insegnante Annalucia Cecere, unica indagata.

 

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