L'aggiornamento

Cavalli selvaggi, Toti: «Verranno riportati in alta montagna»

Il presidente della Regione Liguria: «Analisi e microchip primo passo verso piano integrato di monitoraggio e valorizzazione, tutelando popolazione residente»

Cavalli selvaggi, Toti: «Verranno riportati in alta montagna»
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Caso cavalli dell’Aveto, la svolta.

La dichiarazione del presidente della Liguria Toti dopo la riunione di ieri

«Abbiamo analizzato la situazione e, concluse le analisi e l’apposizione dei microchip, abbiamo deciso che quei sette esemplari verranno riportati in alta montagna, oltre i mille metri. Quel piccolo gruppo costituirà il primo campione per microchippare in futuro tutti i cavalli dell’Aveto per consentirne una gestione condivisa: per questo abbiamo dato incarico ai Dipartimenti regionali all’Agricoltura e Parchi e alla Sanità di predisporre, insieme al Parco dell’Aveto, alla Asl4 e all’Istituto Zooprofilattico un progetto integrato che, in un quadro normativo specifico, consenta di salvaguardare la sicurezza degli abitanti di quella valle e, al contempo, di valorizzare i cavalli come ricchezza di quel territorio, rispettando la sensibilità del mondo animalista».

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine della riunione che si è svolta ieri, lunedì 24 ottobre, con il vicepresidente e assessore regionale all’agricoltura e fauna Alessandro Piana, con l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola e con il sindaco di Borzonasca Giuseppino Maschio per fare il punto della situazione sul caso “cavalli dell’Aveto”, dopo il confinamento di sette esemplari in un’area recintata. Alla riunione erano presenti anche il direttore generale della Asl4 Paolo Petralia, i vertici dei Dipartimenti dell’Agricoltura e Parchi e della Sanità della Regione e i referenti dell’Istituto Zooprofilattico di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.

Il punto con ulteriori dichiarazioni

«Alla luce dell’analisi della situazione - aggiunge Toti - abbiamo valutato che lo spostamento di sette cavalli non sarebbe stato significativo ai fini della gestione della popolazione complessiva di equini della Val d’Aveto. Ma abbiamo condiviso che è stato comunque opportuno visitarli e microchipparli, come prima sperimentazione di un progetto complessivo che riguarderà quel territorio. I sette cavalli verranno riaccompagnati in alta quota per ricongiungersi ai branchi che meno impattano sulla vita dei cittadini della valle e, al contempo, nelle prossime settimane gli uffici regionali lavoreranno con gli altri enti per definire un provvedimento normativo finalizzato a garantire la gestione, il mantenimento, il monitoraggio e anche la valorizzazione dei cavalli dell’Aveto come elemento di attrazione turistica e di biodiversità, garantendo al contempo anche la sicurezza e la tutela della popolazione residente. L’obiettivo è che il Piano sia pronto entro la metà di dicembre grazie a un lavoro congiunto tra Regione, Asl, Parco e Istituto Zooprofilattico».

«Continua il monitoraggio sulle condizioni dei cavalli recintati - aggiunge il vicepresidente della Regione Piana - e la sperimentazione per il tracciamento tramite microchip. Ogni operazione sui cavalli dell'Aveto vuole seguire una strategia condivisa e per questo è opportuno raggiungere una fotografia chiara del territorio aggiornando le aree e lo status sanitario dei capi presenti, per ottemperare alla duplice necessità di tutela della sicurezza pubblica e del benessere animale».

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