I Cedri, chieste undici condanne per i maltrattamenti. Anche per i due assolti
All'interno della residenza terapeutica I Cedri di Reppia, nel Comune di Ne
Ha chiesto la condanna, il sostituto procuratore generale Cavadini Lenuzza, per tutti gli undici imputati, anche per i due assolti in primo grado, nel processo d'appello per i maltrattamenti subiti dai disabili psichici all'interno della residenza terapeutica I Cedri di Reppia a Ne.
All'interno della residenza terapeutica I Cedri di Reppia, nel Comune di Ne
L'operazione dei carabinieri denominata “Mano pesante”, scattata nel 2012 dopo la denuncia di una dipendente, aveva portato a diversi arresti e a denunce. Secondo l'accusa ad alcuni disabili sarebbero state inflitte punizioni umilianti e insulti oltre, in alcuni casi, anche percosse. Nell'ambito dell'indagine coordinata dal pm Gabriella Dotto i militari avevano installato delle telecamere che avevano ripreso gli episodi contestati durante tre mesi.
In primo grado erano state nove le persone condannate con pene che andavano da 1 anno e 6 mesi a 3 anni di reclusione
Nove le persone condannate in primo grado con pene che andavano da 1 anno e 6 mesi a 3 anni di reclusione. Oltre a operatori e infermieri, era stata condannata a 1 anno e 6 mesi anche la responsabile della residenza terapeutica I Cedri mentre sua figlia, che svolgeva compiti amministrativi e un medico erano stati assolti. Il pg per loro due ha chiesto pene per 3 anni e 4 mesi. Le due donne e il dottore erano accusati di non essere intervenuti per impedire i fatti mentre per operatori e infermieri, a seconda degli episodi loro contestati, l'accusa a vario titolo era di maltrattamenti.