Chiamano i soccorsi, ma non li aspettano, "inseguiti" dal Soccorso Alpino
Una coppia lombarda in escursione sul monte di Portofino
Più che un soccorso è stato, almeno fino ad un certo punto, una sorta di inseguimento. Perché, teoricamente, quando si chiede aiuto bisognerebbe restare fermi nel punto da cui è partita la chiamata. Invece oggi pomeriggio una coppia lombarda in escursione sul monte di Portofino ha prima chiamato i soccorsi a causa del forte affaticamento di lei (27 anni) che accusava anche dolori alle ginocchia, poi, su suggerimento di alcuni passanti, hanno proseguito lungo un sentiero. Ecco così che Soccorso Alpino e Speleologico Liguria e volontari della Croce Verde di Ruta sono scattati, ma non hanno trovato i due dove pensavano che fossero, e cioè in zona Batterie.
In realtà i due si stavano dirigendo (facendo anche il percorso più lungo rispetto a quello più breve e cioè proseguire dalla parte opposta) verso San Fruttuoso di Camogli. La mancanza di rete telefonica in alcuni punti non ha aiutato la ricerca, ma, alla fine, i due sono stati raggiunti (è proprio il caso di dirlo) in località Costa del Termine.
A quel punto ritornare indietro era davvero più lungo che proseguire. Così la ragazza (molto affaticata, ma in grado di proseguire il cammino) ed il compagno sono stati accompagnati a San Fruttuoso e da qui sono saliti su un battello per Camogli.
(foto archivio)