Cronaca

Chiesto rinvio a giudizio per l’uomo che ha ucciso con una freccia un sudamericano

Accusato di omicidio aggravato da odio razziale e futili motivi

Chiesto rinvio a giudizio per l’uomo che ha ucciso con una freccia un sudamericano

La procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia che la notte tra il 1° e il 2 novembre scorso ha ucciso con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero uscito a festeggiare con un amico la nascita del figlio.

Accusato di omicidio aggravato da odio razziale e futili motivi

Il pubblico ministero Arianna Ciavattini contesta l’omicidio volontario aggravato dall’odio razziale e dai futili motivi. Scalco, artigiano di 63 anni, era stato scarcerato e aveva ottenuto gli arresti domiciliari nelle scorse settimane. L’uomo aveva mandato una lettera di scuse alla moglie della vittima e versato 10 mila euro come primo risarcimento. Quella notte Romero era in giro per il centro storico con un amico per festeggiare. I due si erano messi sotto la finestra di Scalco. L’artigiano si era affacciato e li aveva mal apostrofati (“andate via negri di m…”) perché a suo dire facevano baccano e avevano orinato contro il muro. I due amici gli avevano risposto e allora l’artigiano aveva preso l’arco e aveva montato la punta più letale che aveva in casa e aveva colpito Romero. Scalco era sceso in strada e aveva provato a estrarre il dardo. La vittima era arrivata in condizioni disperate in ospedale dove era poi morto. Marinaio e abilissimo artigiano, Scalco, ha vissuto anche a Lavagna e Leivi, pur essendo residente nella provincia di Varese. A Lavagna lo ricordano in tanti, nella zona del porto, dove aveva lungamente lavorato nella preparazione dell’ultima barca di Renzo Piano. Quando questa è stata varata, le lavorazioni si sono spostate a Genova, dove sono avvenuti i fatti tragici.