Cichero commemora l'eccidio delle SS
In rappresentanza della Regione Muzio e Boitano

Questa mattina a Cichero si è tenuta la cerimonia per ricordare le vittime dell'eccidio del 1944, perpetrato dalle SS che prima fucilarono sette partigiani e quindi, nei giorni successivi di rastrellamenti, diedero alle fiamme le abitazioni del paese.
In rappresentanza della Regione Liguria erano presenti i consiglieri Muzio e Boitano. «Venne bruciata persino la chiesa di Cichero, il parroco don Attilio Fontana decise così di unirsi ai partigiani», ricorda Giovanni Boitano: «Non deve mai essere dimenticato il tributo in vite umane dato dalla nostra gente per garantire la libertà al Paese».
«Cichero, la sua storia e il suo martirio incarnano i valori su cui è stata costruita la Repubblica Italiana», sottolinea da canto suo Claudio Muzio: «È una terra aspra, popolata da gente schiva, ma orgogliosa e capace di straordinari atti di coraggio e di solidarietà nei confronti di chi, allora, stava lottando contro l’occupazione nazista e contro l’oppressione per restituire alla nostra Patria libertà e democrazia. A tutti i partigiani della Divisione Cichero e agli eroi silenziosi di questo grande paese va il nostro commosso ringraziamento».
Ad accompagnare il gonfalone della Città Metropolitana di Genova vi era anche il consigliere Marco Conti. L’evento, dopo la Messa presso Cappella di Villa Grande con il successivo corteo alle lapidi dei caduti ed alla deposizione delle corone, ha visto il saluto di Giovanni Solari, sindaco di San Colombano Certenoli e l’orazione commemorativa di Laura Repetto, assessore del Comune di Busalla, nonché delegata del sindaco metropolitano alla memoria storica dell' Ente.