Cinque anni dopo l’alluvione: cosa è stato fatto e cosa c’è ancora da sistemare

Ne parliamo con il Sindaco

Cinque anni dopo l’alluvione: cosa è stato fatto e cosa c’è ancora da sistemare
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Dopo l’alluvione di cinque anni fa con la contemporanea esondazione del torrente Rupinaro, del rio Campodonico e del fiume Entella, cosa è stato fatto e cosa rimane da fare? Lo abbiamo chiesto al primo cittadino Marco Di Capua.

Cosa è stato fatto?

"Tanto, soprattutto per la manutenzione dei sottoservizi e l’eliminazione delle ostruzioni nei canali. Individuati due problemi strutturali tra corso Garibaldi e corso Assarotti. Proseguito, poi, l’iter per la messa in sicurezza del Rupinaro; già effettuate le gare per il rifacimento dei ponti".

Cosa rimane da fare?

Per il Rupinaro, Comune e Regione decideranno il progetto tra tre scenari proposti:

"Decideremo il progetto definitivo in cui impegneremo ulteriori risorse. Riguardo all’Entella, la Regione sta pensando al dragaggio della foce. Nel piano triennale 2019-2021 abbiamo inserito anche il raddrizzamento dei penneli, mentre dalla Regione ricevuto un investimento di 330 mila Euro per gli affluenti dell’Entella. Alla somma, nel 2020 integreremo risorse comunali per 300 mila Euro, per la messa in sicurezza del corso d’acqua sopra la Ruota a Caperana".

La sera del 10 novembre 2014 ...

Il primo cittadino ricorda bene quella sera:

"Ero tornato a casa per riaccompagnare in via Santa Chiara la tata dei miei bambini. Ad un certo punto avevo l’acqua sopra il cofano della macchina e sono stato costretto ad andare a dormire dai miei genitori a Lavagna. Ero molto preoccupato per mia moglie e per i miei bimbi che avevano appena 4 mesi".

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