Il Ristoro

Circa 3,3 milioni di euro per le imprese colpite in provincia di Genova dalla mareggiata del 2018

100 le attività economiche beneficiarie della misura. Finanziamento attuato in collaborazione con la Camera di Commercio di Genova

Circa 3,3 milioni di euro per le imprese colpite in provincia di Genova dalla mareggiata del 2018
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Il commissario straordinario all’emergenza e presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato l’autorizzazione a erogare 3,3 milioni di euro (3.283.093,38 euro) per ristorare circa 100 attività economiche danneggiate dalla storica mareggiata del 2018 in provincia di Genova. Si tratta di autorizzazioni di “misure 2” di Protezione civile che prevedono un risarcimento massimo di 450mila euro per ogni singola attività. Il decreto fa seguito a un provvedimento analogo approvato il mese scorso per le province di Imperia, Savona e La Spezia, che ha destinato oltre 6,7 milioni a 189 attività economiche danneggiate.

“Con questo provvedimento – spiegano il presidente Toti e l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – andiamo a ristorare una serie di attività economiche danneggiate dalla mareggiata che, a ottobre 2018, colpì in maniera devastante le nostre coste. Si tratta di una tranche molto significativa di fondi, frutto di un lavoro molto intenso che ci vede impegnati da oltre 2 anni per risarcire non solo le attività produttive e i privati, ma ovviamente anche i danni al patrimonio pubblico, oltre agli interventi di aumento della resilienza. È senza dubbio particolarmente significativo – proseguono Toti e Giampedrone - arrivare a questo ulteriore risultato in un periodo così delicato a causa della pandemia, dando una risposta sul fronte economico alle esigenze di tante realtà imprenditoriali che stanno attraversando una fase di sicuro non facile”.

“Dobbiamo in ogni caso ringraziare – concludono –la Camera di commercio di Genova per la fattiva collaborazione per quanto riguarda la fase istruttoria delle domande, e la Protezione civile regionale che ha gestito il bando a cui le imprese hanno aderito per poter ricevere le risorse”.

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