Conferenza dei sindaci ASL 4: al centro del dibattito ospedali, RSA e carenza posti letto
Il Coronavirus ha contribuito a far emergere le carenze sistemiche delle strutture con sempre meno risorse

Si è tenuta questa mattina la seduta in streaming della conferenza dei sindaci dell’Asl4 in cui sono stati discussi diversi temi all’ordine del giorno, tra cui la presentazione delle linee strategiche dell’Asl 4 a cura del Direttore Generale, dott. Paolo Petralia, la convenzione con l’azienda sanitaria locale per la gestione integrata e coordinata dei servizi sociosanitari, l’informativa sulla rete ospedaliera e sui servizi territoriali ed, infine, la comunicazione relativa alla campagna di vaccinazione per il virus SARS-CoV-2. Hanno assistito alla videocall anche i rappresentanti della CGIL, come da richiesta inoltrata al presidente della conferenza.
Conferenza dei sindaci ASL 4: al centro del dibattito ospedali, RSA e carenza posti letto
«Il nostro paese ha bisogno di un ripensamento profondo in materia sanitaria, che vuol dire ospedali più flessibili per gestire i posti letto, più strutture ambulatoriali, più medici e più infermieri, come ci ha appena dimostrato la pandemia in corso. Occorre una scelta politica per una maggiore, e quindi migliore, assistenza territoriale e strutture che possano alleggerire i sovraffollamenti dei vari reparti - dichiara Giuseppe Corticelli, assessore alla sanità e presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl4 - Il numero di posti letto, e di conseguenza le giornate di degenza, si è ridotto progressivamente senza costruire contestualmente strutture di supporto alternative, soprattutto per posti di RSA che, come segnalato più volte, hanno visto una riduzione di disponibilità in tutto il territorio, in particolare nel distretto n.15. Anche l’Asl4 deve riflettere sui bisogni reali del territorio: in termini di ospedali, posti letto, personale medico e paramedico: insomma, rivedere il sistema ospedaliero per essere sempre più integrato con il territorio, con una offerta intermedia strategica, garantendo risposte e puntando all’eccellenza. Ritengo, infine, che vada ripensata, anche qui nel Tigullio, l’organizzazione delle strutture di supporto e di quelle alternative, come da richiesta avanzata dai vari comuni, soprattutto i più piccoli, dai sindacati e dalla popolazione dell’entroterra».