Conti e Benedetti: «Rinforzare la diga di Portobello»

La recente emergenza mareggiate ha riportato di urgente attualità una questione che si trascina ormai da quasi 20 anni: «Dopo decenni di proclami ora vogliamo i fatti»

Conti e Benedetti: «Rinforzare la diga di Portobello»
Pubblicato:
Aggiornato:

Rinforzare la diga di Portobello, Benedetti e Conti presentano mozione urgente in consiglio comunale a Sestri Levante: «Dopo decenni di proclami ora vogliamo i fatti».

Diga di Portobello, la mozione a Sestri

«I danni provocati dagli eccezionali eventi atmosferici della notte tra il 29 ed il 30 ottobre 2018 potevano essere attenuati da un intervento di rinforzo della diga di Levante – dichiarano i Consiglieri Comunali Gian Paolo Benedetti e Marco Conti – che non è mai stato fatto nonostante il problema fosse perfettamente conosciuto da tutte le amministrazioni che si sono succedute fin dall’anno 2000». Come riportano i due consiglieri d'opposizione sestresi, infatti, già dal 2001 si contestava la cubatura inferiore al necessario dei massi posizionati a protezione del litorale. Da allora, nulla si è fatto per intervenire.

«Già il precedente programma di mandato (2013) del Sindaco Valentina Ghio non ha concretizzato alcun intervento – proseguono Benedetti e Conti – e riteniamo che l’annunciare reiterati interventi senza portarne a termine la realizzazione sia un comportamento censurabile. Vista la particolare urgenza dovuta al pericolo a cui viene esposta la costa, attualmente ancora più indifesa in caso di ulteriori mareggiate anche di minore intensità, nella mozione urgente, che chiediamo di poter discutere nella seduta di Consiglio di lunedì 5 novembre», i consiglieri intendono impegnare il Sindaco e la Giunta ai seguenti punti:

  • Effettuare un immediato e urgente ripristino della funzionalità della diga esistente;
  • Provvedere al più presto a commissionare uno studio su interventi di difesa costiera dell’area della baia di Levante, che tenga in considerazione anche i problemi di idrodinamica legati al ristagno delle acque nel periodo estivo;
  • Assegnare lo studio a professionisti qualificati valutando l’opportunità di proporre un concorso di idee;
  • Stanziare per i lavori in oggetto un importo non inferiore ad € 400.000;
  • Darne l’immediata esecuzione senza attendere gli ipotetici finanziamenti da parte di altri enti come previsto dal piano triennale delle opere pubbliche.
Seguici sui nostri canali