I Conti di Lavagna: il processo slitta di 1 anno, possibili scarcerazioni?
Per trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche ci vorrà, forse, di un anno di lavoro
Inchiesta "I Conti di Lavagna". Paolo, Antonio e Francesco Nucera, ora in carcere, e Paolo Paltrinieri e Alfred Remilli, entrambi agli arresti domiciliari, potrebbero tornare in libertà il prossimo 13 giugno per scadenza dei termini di durata massima, ad un anno dal rinvio a giudizio. È l’ipotesi remota ma possibile, raccontata nell’edizione del Levante di oggi de Il Secolo XIX. Questo perché per trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche e delle cimici sarà necessario forse un anno di lavoro.
Per trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche i tredici periti avranno bisogno, forse, di un anno di lavoro. Da qui l'ipotesi remota ma possibile della scarcerazione di sei persone coinvolte
Il processo, iniziato lo scorso 13 settembre davanti al collegio del tribunale di Genova, dovrà quindi attendere ancora per entrare nel vivo perché è su quei dialoghi che, captati dalla squadra mobile del capoluogo ligure durante l’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Lavagna, si basano le accuse della direzione distrettuale antimafia.
Il sostituto procuratore Alberto Lari ha chiesto che vengano sospesi i termini delle misure cautelari, ovvero che si interrompa il conteggio dell’anno dal rinvio a giudizio
Per evitare che i sei possano tornare in libertà il prossimo 13 giugno, il sostituto procuratore Alberto Lari, che ha diretto l’inchiesta "I Conti di Lavagna", ha chiesto che vengano sospesi i termini delle misure cautelari, ovvero che si interrompa il conteggio dell’anno dal rinvio a giudizio. L’avanzamento delle trascrizioni dei tredici periti sarà valutato nella prossima udienza, il 28 febbraio.