I Conti di Lavagna, Talerico è il ventesimo imputato

La posizione dell’ex consigliere, arrestato il 20 giugno 2016 e attualmente in libertà, era stata stralciata per un difetto di notifica

I Conti di Lavagna, Talerico è il ventesimo imputato
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Si è aggiunto anche Massimo Talerico ai 19 imputati per l’inchiesta sulla ‘ndrangheta a Lavagna. La posizione dell’ex consigliere comunale, arrestato lo scorso 20 giugno 2016 e attualmente in libertà, era stata stralciata per un difetto di notifica. A renderlo noto l'edizione odierna de Il Secolo XIX.

La posizione dell’ex consigliere, arrestato il 20 giugno 2016 e attualmente in libertà, era stata stralciata per un difetto di notifica

Lo scorso 20 dicembre il giudice per l’udienza preliminare di Genova l’aveva rinviato a giudizio per voto di scambio e abuso d’ufficio, aggravati dall’aver agito per favorire la ‘ndrangheta. Gli investigatori della squadra mobile accusano l’ex consigliere comunale di maggioranza di essere stato il candidato delle amministrative del 2014 dei soggetti ritenuti membri del gruppo del clan malavitoso di Condofuri, i Casile-Rodà, presente a Lavagna. Paolo Nucera, considerato il boss locale, avrebbe promesso all’ex sindaco di Lavagna Pino Sanguineti, i voti per essere eletto primo cittadino in cambio di alcuni favori: tra questi quello di conferire a Talerico la delega al demanio che poi, però, era stata affidata all’ex vice sindaco Luigi Barbieri perché Sanguineti non riteneva Talerico capace di controllare i rifiuti, settore nel quale i Nucera erano presenti da anni visto che gestivano il centro di smistamento della differenziata a Madonna della Neve. A Talerico, alla fine, era stata riservata la delega al demanio. Ieri, dunque, l’ex consigliere comunale di maggioranza è stato aggiunto come imputato nel processo. A giugno ci sarà un’altra udienza.

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