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Coronavirus, al il via call center del Gaslini

Sono 118 i tamponi prenotati per oggi, nessuno dalle scuole

Coronavirus, al il via call center del Gaslini
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 Con ieri, primo giorno di scuola, è partito il servizio di call center dell’ospedale Gaslini di Genova, hub regionale della rete sanitaria a supporto del sistema scolastico. Sono 52 le telefonate ricevute ieri, con un tempo di attesa di pochi minuti. 37 sono quelle interrotte dagli utenti prima della risposta dell’operatore. Tra quelle prese in carico, da segnalare una della durata di circa mezz’ora, con l’intervento dei medici specialisti a disposizione, tra cui pediatri, infettivologi infantili e psicologi.

Sono invece 118 le prenotazioni di tamponi peroggi, nessuna delle quali relativa a bambini o adolescenti che avessero accusato sintomi a scuola. Si tratta quindi di casi segnalati dai rispettivi domicili. Di queste 118 prenotazioni, 65 sono relative alla Asl3, 18 alla Asl 4, 17 alla Asl1, 12 alla Als 5 e 6 alla Asl 2. I tamponi verranno effettuati nei 12 ambulatori dedicati diffusi sul territorio regionale.

Parallelamente al numero verde 800 936 660, è attiva anche la casella di posta scuolasicura@galsimni.org, che nella giornata di oggi, ha ricevuto 6 messaggi, tutti presi in carico dagli operatori e a cui è stata data risposta anche grazie alla consulenza degli specialisti.

Sul fronte del trasporto su gomma legato all’avvio dell’anno scolastico, i dati raccolti dai controlli effettuati dalle aziende sia nella fascia del mattino che in quella del pomeriggio, hanno confermato che la maggior parte dei mezzi è rimasta sotto la soglia dell’80% di carico, e solo alcune corse hanno sfiorato la soglia massima definita dalle linee guida nazionali. Sul trasporto ferroviario invece risulta ancora un ampio margine sulle carrozze.

Riguardo la situazione Covid alla Spezia, è oggi entrata nuovamente in funzione come previsto la struttura Luna blu (22 posti), dedicata alle persone sottoposte a isolamento o in sorveglianza attiva e ai pazienti positivi dimessi dagli ospedali dopo la fase acuta, che riceverà i primi soggetti dimessi nelle prossime ore. Nei prossimi giorni in caso di necessità potrà essere riavviato anche l’ex Falcomatà con 16 posti.

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