Dall'unità di crisi

Coronavirus, le nuove disposizioni al San Martino

Cambiano le modalità di accesso all'ospedale ed al pronto soccorso e le misure di protezione. Reparti spostati e sospese le attività ambulatoriali differibili: tutti i dettagli

Coronavirus, le nuove disposizioni al San Martino
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Alla luce degli sviluppi emergenziali, al San Martino di Genova si ritiene che il criterio epidemiologico finora adottato insieme a quello sintomatologico, non sia più sufficiente ad individuare i sospetti Covid-19. Pertanto il nuovo percorso operativo da lunedì riferito al pronto soccorso prevede nuove norme comportamentali e metodologiche. La decisione è dell'unità di crisi approntata presso il nosocomio genovese, anche alla luce di criticità verificatesi nelle scorse ore, come quella di un paziente complesso con alcuni fattori di rischio per malattie respiratorie croniche, genovese e di 72 anni, che, dopo essere passato dal Pronto Soccorso di Villa Scassi e poi dimesso, si era presentato anche a quello del San Martino: pur non presentando link epidemiologici correlabili ai focolai d'infezione si è poi rivelato positivo al Covid, costringendo a verificare tutti i profili con cui era venuto a contatto durante la trafila ospedaliera.

Coronavirus, le nuove disposizioni al San Martino

Tutti i pazienti con sintomatologia simil-influenzale (tosse, mialgie, febbre) che giungono in Pronto Soccorso sia con 118 che in modalità di autopresentazione passeranno dal Triage Respiratorio, l’ormai nota tenda; saranno accolti nella sala di attesa assistita ISOLAMENTO dove verranno sottoposti ai seguenti accertamenti:

  • a) Visita da parte di un medico del Pronto Soccorso
  • b) Radiografia al torace su letto/barella con apparecchio portatile
  • c) Emo gas analisi

Se il quadro della radiografia evidenzia sintomi di polmonite interstiziale ed è presente un evidente disturbo alle vie respiratorie si richiede consulenza infettivologica per indicazione al tampone per Covid-19.
Se non viene data indicazione al tampone (sospetta infezione di altro microorganismo) il paziente esce dal percorso COVID e segue un altro percorso; se indicazione al tampone si prosegue come segue:

  • Se in buona condizione, su indicazione dell’infettivologo, il paziente va a casa con mascherina chirurgica in isolamento fiduciario.
  • Se necessita di ricovero ospedaliero va in Malattie Infettive.
  • Se durante la permanenza in Pronto Soccorso si aggrava viene gestito dagli anestesisti in stanza d’isolamento e poi trasferito in Rianimazione.

L'Ambulatorio ortopedico del Pronto Soccorso verrà spostato nella stanza numero 5. L'Ambulatorio oculistico verrà spostato nella stanza dedicata fino ad oggi agli infermieri diurnisti. La Radiologia del Pronto Soccorso verrà dedicata esclusivamente all’urgenza per cui le attività a CUP (ecografie, Tc) sono sospese fino a nuova data e ricollocate in altre agende (ad eccezione di eventuali pazienti di lunedì, per un’evidente difficoltà nel poterli contattare tempestivamente).

Attività ambulatoriale

In tutte le Aree Ambulatoriali (es. Cancer Center/Dialisi/ Clinica Reumatologica, ORL, Oculistica, ecc.): gli operatori indosseranno mascherine chirurgiche; si eseguiranno triage sui pazienti prima di ammetterli all’area secondo check list.

Centro prelievi: gli operatori indosseranno mascherina chirurgica; non è previsto triage. È prevista la sospensione di tutte le attività ambulatoriali differibili; nello specifico da martedì 10 marzo prevista la sospensione dell’attività di chirurgia ambulatoriale, Day Surgery e Endoscopia digestiva c/o pad. 15 (ex IST) piano terra.
Limitazione fisica degli accessi: Pad 15 (ex IST): chiusura accessi al 3^ e 4^ piano (si manterranno gli accessi al piano -1; 0 e 1 ossia di Radioterapia, Area ambulatoriale e ingresso Cancer Center).

Accessi visitatori

Sia nelle aree di degenza che nelle aree ambulatoriali NON sarà consentito l’accesso agli accompagnatori, se non in condizioni selezionate dagli operatori sanitari (pazienti minori, pazienti con disabilità e pazienti in imminente pericolo di vita). Questo protocollo è già in atto presso il Pronto Soccorso. Pertanto per ogni ricoverato sarà necessario avere disponibile un recapito telefonico di contatto.

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