Le previsioni

Coronavirus: picco previsto per questa settimana

I risultati del contenimento non si potranno notare nell'immediato: ma se le misure dettate a livello nazionale funzioneranno, a breve si potrà iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel

Coronavirus: picco previsto per questa settimana
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Coronavirus, picco previsto per questa settimana. Secondo uno studio del Governo, il picco del contagio potrebbe essere tra il 17 e il 18 marzo. Passate queste giornate, se il piano di contenimento imposto a tutta la Penisola avrà funzionato, si prospetta un miglioramento per la salute su scala nazionale.

Coronavirus picco previsto per questa settimana

Se le misure dettate a livello nazionale dovessero funzionare, a breve si inizierà a vedere la luce in fondo al tunnel. Il picco è previso tra il 17 e il 18 marzo.

Dati i tempi di incubazione del contagio da Covid-19, stimati in media a circa 5 giorni, con un massimale attorno ai 10 (e l'andamento esponenziale delle diffusioni epidemiche), infatti, ovviamente non bastano pochi giorni per poter misurare gli effetti delle misure di contenimento. Non ci si deve dunque allarmare se almeno ancora per un po', malgrado l'isolamento a cui tutti ci stiamo sottoponendo, i freddi e lineari numeri della diffusione delle positività parranno continuare ad aumentare sempre più: è statisticamente e matematicamente normale ed inevitabile. E, appunto, previsto dagli esperti.

Se i sacrifici fatti sin qui avranno funzionato potremo cominciare a vederlo solo a partire dalla seconda metà della prossima settimana: solo allora, se i risultati appariranno peggiori dell'auspicato, sarà il momento di poter dover valutare eventuali nuove misure ancor più stringenti. Cionondimeno, se anche le più rosee aspettative saranno confermate, non sarà il momento di abbassare la guardia: pena il rischio di vanificare tutto il lavoro compiuto sin qui: in ciascun caso occorrerà tener duro, stringere i denti ed attendere con pazienza.

Importanti più che mai dunque da rispettare sono le regole che da giorni amministratori locali e rappresentanti della autorità competenti stanno continuando a diffondere: stare a casa, uscire solo per questioni di lavoro, cure mediche, spesa alimentare o farmaceutica e necessità inderogabili (e certificabili). Il risultato di tutti questi sforzi dipende solo da noi.

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