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Coronavirus, pronto l'ex ospedale di Falcomatà per gestire le prime "dimissioni protette" dal San Martino

Oggi il sopralluogo di Giampedrone. All’interno della struttura, appena ristrutturata con fondi regionali, si trovano 17 camere. Il Comune di La Spezia provvederà alla produzione dei pasti

Coronavirus, pronto l'ex ospedale di Falcomatà per gestire le prime "dimissioni protette" dal San Martino
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Sopralluogo questa mattina dell’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone insieme al sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini all’ex ospedale Falcomatà della Spezia, messo a disposizione da Comune e adeguatamente allestito e attrezzato dalla Protezione civile per poter accogliere, già da oggi pomeriggio, i primi quattro ospiti in ‘dimissione protetta’ dall’Ospedale Policlinico San Martino. All’interno della struttura, appena ristrutturata con fondi regionali, si trovano 17 camere. Il Comune provvederà alla produzione dei pasti.

Coronavirus, pronto l'ex ospedale di Falcomatà per gestire le prime "dimissioni protette" dal San Martino

«A tempo di record – afferma l’assessore Giampedrone - abbiamo individuato le strutture che, da ponente a levante, ospiteranno due tipologie di persone: pazienti in ‘dimissione protetta’ dall’ospedale che hanno bisogno di un periodo di assistenza non ospedaliera prima di tornare a casa e persone in quarantena che non possono rimanere al domicilio per mancanza delle idonee condizioni di isolamento. La Protezione civile - prosegue - si farà carico dei servizi alla persona, della cura e pulizia dei locali oltre che della vigilanza esterna. Spetteranno invece al personale sanitario il monitoraggio e le cure necessarie. Oltre all’ex ospedale Falcomatà, dalla prossima settimana saranno disponibili prima, da lunedì, la struttura di Viale Cembrano a Genova con 51 posti e, spero entro il fine settimana, il primo modulo da 25 posti sulla nave ormeggiata in porto a Genova e anche i 50 posti nella Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte. Il mio ringraziamento va a tutto il personale e ai volontari della Protezione civile della Liguria che stanno lavorando senza sosta da settimane per assicurare una risposta adeguata alle necessità che questa emergenza richiede», conclude Giampedrone.

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