Coronavirus: tutta la Lombardia "zona rossa". In Veneto le province di Venezia, Padova e Treviso. In Piemonte Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e VCO
Dopo una serata di allucinante confusione, Conte firma il decreto: queste le nuove misure urgenti di contenimento dei contagi, almeno fino al 3 aprile
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Tutta la Lombardia zona rossa. InEmilia le provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini. Nelle Marche la provincia di Pesaro e Urbino. In Veneto le province di Venezia, Padova e Treviso. Infine in Piemonte le province di Asti, Alessandria, Novara e VCO.
Queste le nuove misure urgenti di contenimento dei contagi da Coronavirus, almeno fino al 3 aprile.
Lombardia decretata zona rossa
Ecco il nuovo decreto del Governo, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato nella notte.
Il decreto è in vigore da oggi (domenica 8 marzo 2020) fino al 3 aprile. Sarà compito del prefetto territorialmente competente garantire l’esecuzione delle misure precauzionali e monitorarne il rispetto.
Decreto anti Coronavirus: in pillole
Evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata, in uscita e all’interno dei medesimi territori salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza. Vengono meno le «zone rosse» che erano state stabilite all’inizio dell’epidemia. Non c’è divieto assoluto di movimento ma necessità di motivarlo, quindi una ridotta mobilità.
Chiusura degli Istituti di ogni ordine e grado e degli Atenei
Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, salvo quelli effettuati da professionisti a porte chiuse
Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali
Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati.
La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari
Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici
Chiusi i musei, gli altri istituti e luoghi della cultura.
Sospese le cerimonie civili e religiose,ivi comprese quelle funebri
Sospese tutte le manifestazioni organizzate
Sospesa ogni attività come per esempio grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati
Consentite le attività dei bar e ristoranti dalle 6 alle 18, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale
Consentite le attività commerciali diverse da quelle di cui alla lettera precedente a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate e che sia garantita la distanza di 1 metro tra le persone. NB PER LE ATTIVITÀ CHE NON RISPETTERANNO I SUDDETTI OBBLIGHI È PREVISTA LA CHIUSURA.