La tragedia

Corriere stroncato da un malore dopo una consegna

Uil Trasporti Liguria: «Tempi frenetici, non tengono conto del benessere dei lavoratori»

Corriere stroncato da un malore dopo una consegna
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Un corriere di un’azienda di spedizioni espresse di La Spezia, Fabrizio Croci di 59 anni, spezzino, è stato stroncato da un malore subito dopo aver consegnato un pacco in un appartamento. L'uomo si è accasciato sulle scale dell'abitazione ed è morto. Lo comunica Uil Trasporti sottolineando che il fatto è successo alle 13.30 di  lunedì 14 agosto, dato rilevato dal palmare in dotazione al corriere. Non è escluso che il malore mortale sia stato provocato dal caldo che in queste ore affligge tutta la Liguria. Molto probabile l'autopsia sul corpo dell'uomo, che avverrà nelle prossime ore.

«Se  gli accertamenti dovessero attestare che l'uomo è morto per un carico eccessivo di lavoro - commenta Giovanni Ciaccio, segretario ligure di Uil Trasporti  - ci attiveremo a livello regionale per vigilare e tutelare ogni lavoratore dell'azienda. Croci tra l'altro era uno dei dipendenti più anziani, sia come età che come esperienza».

Il commento

«Negli ultimi anni - continua Ciaccio -, il settore delle consegne a domicilio è esploso, i tempi sono frenetici e non tengono conto del benessere dei lavoratori. I committenti sono sempre alla ricerca di maggiore produttività del personale, non tenendo in considerazione il fattore umano, l'età, le condizioni meteorologiche e del caldo intenso. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi, riducendo gli orari di lavoro e i carichi del personale, poiché non è possibile sopportare per molti anni i ritmi ai quali sono sotto posti i corrieri».

L'azienda datrice di lavoro, che opera per conto di Sda, si è già resa disponibile a supportare la famiglia del corriere.

«Uiltrasporti - conclude la nota - è al fianco dei lavoratori delle spedizioni che operano in condizioni estreme con carichi di lavoro e condizioni meteorologiche impossibili. A Genova è stato firmato di recente un protocollo sul “calore” con la Prefettura: occorre che questo accordo venga recepito in toto in tutta la Liguria. Non possiamo più accettare che il profitto e la produttività richiesta dai committenti, si realizzino sulle spalle dei lavoratori del settore».

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