Costa e Pucciarelli: «Incidente sotto alcol o droghe, si paghi il trasporto in ambulanza»
La mozione scatena la discussione, Lunardon: «Cose da stato etico: si mette in discussione l'universalità del sistema sanitario ed i suoi livelli di assistenza»
«Crediamo sia una soluzione di buon senso addebitare il pagamento del trasporto in ambulanza a chi, coinvolto in un incidente, risulti essersi messo alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti». Lo dichiarano i consiglieri regionali Stefania Pucciarelli (Lega Nord) e Andrea Costa (Noi con l'Italia - Liguria popolare) in merito alla mozione sulla compartecipazione alle spese per il trasporto in ambulanza a carico di chi, come detto, si trova in condizioni di alterazione per l'effetto di alcolici o droghe.
La discussa mozione
La mozione, della quale si è cominciato a discutere ieri pomeriggio in Regione in II Commissione salute sicurezza, chiede un impegno direttamente al governo centrale, trattandosi di materia nazionale.
Tanto di buon senso, però, la soluzione non appare a sinistra: «È una cosa da stato etico», risponde il consigliere Democratico Giovanni Lunardon, le sue parole riportate dal Secolo XIX di oggi. «A parte che è materia di governo e non regionale - spiega - contraddice l'idea di base del nostro sistema sanitario universale». Per Lunardon si metterebbe infatti a rischio il livello essenziale d'assistenza, e del resto non sarebbe chiaro «dove finisce la malattia e dove comincia il comportamento pericoloso».
Il discrimine infatti non dovrebbe essere posto dal sistema sanitario - che ha il compito di assistere tutti a pari diritto - ma semmai dalle autorità giudiziarie: del resto già oggi, ovviamente, chi si mette alla guida sotto l'effetto - ed a maggior ragione se poi è così coinvolto in un incidente - è sottoposto a salate sanzioni ed eventualmente anche a contestazioni penali. Non è insomma compito di chi di mestiere cura le persone decidere chi lo meriti di più o di meno in base all'una o all'altra morale: si parla di ambulanze, ma in discussione viene indirettamente messa tutta la "filosofia" ippocratica a cui si ispira il sistema sanitario. Sicuramente meno in contrasto con ciò, anzi, la seconda parte dell'idea di Costa e Pucciarelli, che ipotizzano come «una quota delle sanzioni già previste a carico di chi causa incidenti guidando in stato di alterazione alcolica o sotto l'effetto di droghe potrebbe essere utilizzata per creare un fondo a sostegno del trasporto sanitario».