GLI INTERVENTI

Crollo falesia Camogli, aperto il centro operativo avanzato

Il punto sui lavori a terra e a mare. Recuperate sinora 24 salme

Crollo falesia Camogli, aperto il centro operativo avanzato
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È stato aperto alle 10.30 di ieri domenica 28 febbraio, come previsto dal cronoprogramma, il Centro Operativo Avanzato che si occuperà di seguire e coordinare tutte le operazioni a mare e a terra relative al crollo della falesia di Camogli, avvenuto lunedì scorso.

Le operazioni a mare

Nel corso della mattinata di ieri, domenica 28 febbraio, sono partite le operazioni a mare da parte del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando raggruppamento subacquei e incursori "Teseo Tesei" (Comsubin), della Marina Militare, coordinati in questa operazione dal comandante Giampaolo Consoli.

Per quanto riguarda gli interventi a mare, è stato avviato domenica il monitoraggio di un’area di circa 50mila metri quadri, allargata oltre il fronte di frana per non lasciare nulla di intentato in termini di ricerca di feretri o di resti.

I palombari si sono mossi utilizzando sia tecniche visive che apparecchiature elettroniche. Sono 20 i palombari a disposizione, che si alternano a ciclo continuo, operando a 2 o 4 alla volta, facendo riferimento a due battelli differenti. Gli operatori stanno conducendo un lavoro molto accurato, non semplice a causa dei bassi fondali, fattore che porta alla presenza di materiali in sospensione che riducono mobilità e visibilità.

21 le salme recuperate dal crollo, oltre ad altre 2 recuperate fuori Comune

Nella giornata di domenica è stata recuperata una salma, per un totale di 21 recuperate dal crollo, a cui si aggiungono 2 salme recuperate fuori dal Comune e su cui sono in corso accertamenti per capire se siano ascrivibili al crollo o meno.

Gli interventi a terra

Per quanto riguarda gli interventi a terra, il Centro Operativo Avanzato ha stilato un cronoprogramma delle operazioni. Da oggi lunedì 1° marzo inizieranno le operazioni di messa in sicurezza delle 2 cappelle poste sul ciglio della parete franata: martedì saranno stese le reti metalliche, mercoledì ne sarà rimossa una delle due, che risulta vuota, e giovedì sarà invece smontata l’altra, che contiene 8 feretri.

Prosegue inoltre l’opera di spostamento dei feretri dai loculi non interessati direttamente dal crollo, già avviata nei giorni scorsi e quasi conclusa: da domani si agirà sulle ultime 11 file di loculi.

La relazione sui sopralluoghi, effettuata da Fondazione Cima e Università di Firenze, ha individuato due aree di intervento con diversi livelli di accesso e diverse possibilità di azione: gialla con operatività completa e rossa con accesso limitato a operazioni non continuative e di breve durata. La zona rossa sarà via via ridotta nel tempo a seguito della stesura delle reti, operazione che avverrà sotto monitoraggio costante.

I commenti

“Purtroppo siamo di fronte a un luogo in cui fragilità e bellezza coincidono, come in molti altri della Liguria – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -, con una serie di caratteristiche che hanno portato a questo crollo. Fortunatamente non ci sono state né vittime né feriti. Siamo stati operativi fin da subito dopo l’evento, mettendo in campo ancora una volta, come in Liguria siamo abituati a fare, un grande esempio di collaborazione istituzionale. Non posso non sottolineare quanto sia importante la decisiva capacità di intervento della Protezione civile regionale, comunale, della Marina e della Guardia costiera, dei vigili del fuoco e di tutte le forze che stanno operando su questo luogo per recuperare un contesto che oltre a un valore paesaggistico e ambientale ne ha certamente uno affettivo per tante persone. Vogliamo operare con tutta la delicatezza e la velocità possibile per mettere in sicurezza l’area nel più breve tempo possibile”.

“Domani si insedierà il presidio fisso del Dipartimento nazionale – spiega l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - Il Centro Operativo Avanzato resterà attivo in modo permanente, fino a che non saranno concluse le operazioni a mare, cioè fino al recupero di tutto quanto sarà recuperabile e lo smaltimento delle macerie. Voglio ringraziare il Capo dipartimento uscente Angelo Borrelli e salutare l’entrante Fabrizio Curcio, che ho sentito in queste ore per descrivergli le operazioni che stiamo portando avanti col supporto della Protezione civile nazionale. Confermo che le operazioni proseguiranno come erano state impostate inizialmente, sotto la gestione di Borrelli”.

“Ringrazio per la fattiva collaborazione e il sostegno Regione Liguria nelle persone del presidente Giovanni Toti, dell’assessore Giacomo Giampedrone e tutte le risorse e i dipartimenti che mettono a disposizione la loro professionalità per rispondere efficacemente all’emergenza”, chiude il sindaco di Camogli Francesco Olivari.

 

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