Coronavirus

Decreto Conte: ecco cosa potrebbe essere permesso (o vietato) a Natale e Capodanno

A Natale la normativa sarà probabilmente un po' più elastica, per restringersi nuovamente a Capodanno. Il nuovo Dpcm si prevede in arrivo entro il 3 dicembre

Decreto Conte: ecco cosa potrebbe essere permesso (o vietato) a Natale e Capodanno
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Entro il 3 dicembre dovrebbe essere pubblicato un nuovo decreto

Si avvicinano le festività natalizie, malgrado la pandemia da Coronvirus, che ha frenato gli animi degli italiani, sempre più inchiodati nelle loro case, con la paura di ammalarsi da una parte e il divieto di uscire dall’altra. A Natale la normativa sarà verosimilmente un po’ più elastica, per restringersi nuovamente a Capodanno. Ecco come potrebbe funzionare.

«La formula – secondo quanto anticipato dall’agenzia Ansa – con la quale saranno decise le misure non è ancora stata stabilita, fermo restando che non dovrebbe essere abbandonato il sistema dell’Italia divisa in fasce. L’ipotesi più attuale è che ci sia un Dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie. Sarà consentito lo shopping per gli acquisti di Natale, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti. Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e saranno contingentati gli ingressi non solo nei negozi ma anche in strade e piazze, soprattutto in alcune grandi città e nel weekend».

Apertura serale di pub e ristoranti, possibili deroghe agli spostamenti interregionali

E poi, apertura serale anche per ristoranti e pub mentre per il Cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti, che sono inapplicabili: plausibile che non si possa essere più di sei a tavola, quindi al massimo solo conviventi e parenti stretti. «Questo Natale – conferma il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa – dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile» perché «più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio». Dunque «immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo».

Quanto agli spostamenti, interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche tra regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio, ma non si prevede un esodo dal nord al sud paragonabile a quello di marzo scorso prima del lockdown. «Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni», sottolinea ancora Zampa che però apre: «ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe».

Potrebbe essere prorogato di una o due ore il coprifuoco

Per quanto riguarda infine il coprifuoco, fissato attualmente alle 22 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte, ma per la sera del 24 e per quella dei 31 c’è anche l’ipotesi che possa arrivare fino all’una di notte. Nessuna deroga sarà invece concessa per eventi in piazza o in altri luoghi d’aggregazione, né per le feste private. Soprattutto per Capodanno. «Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste – conferma Zampa – saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe».

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