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Delitto Cella, spunta una terza telefonata

Trapela un certo ottimismo da fonti vicine agli inquirenti

Delitto Cella, spunta una terza telefonata
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Trapela un certo ottimismo da fonti vicine agli inquirenti, sebbene i risultati ufficiali si facciano attendere: le analisi effettuate dal genetista Maurizio Giardina potrebbero condurre finalmente ad una svolta le indagini sul caso irrisolto dell'omicidio della segretaria chiavarese Nada Cella, avvenuto il 6 maggio 1996.

Cold case

Quello che sembrava ormai un cold case ha visto l'aprirsi di un nuovo capitolo con l'iscrizione nel registro degli indagati di Annalucia Cecere, amica del commercialista Marco Soracco, e dello stesso Soracco e della madre Marisa Bacchioni: da allora, i prelievi sul motorino della Cecere per trovare eventuali tracce di Dna risalenti all'epoca dell'omicidio, e tre telefonate anonime, di cui la procura decide di diffondere le prime due, anche attraverso i canali di informazione e programmi televisivi, per ritrovare l'autrice delle telefonate.

Il nuovo filone di indagine è stato aperto grazie all'interessamento della criminologa Antonella Delfino Pesce, che ha dedicato al caso Cella la sua tesi di laurea e ha per prima avvicinato, utilizzando una copertura, Annalucia Cecere.

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