La decisione

Delitto della freccia, pena ridotta per Scalco

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha diminuito da 23 a 21 anni la condanna all’artigiano 67enne, che nel 2022 colpì a morte con una freccia un uomo dopo un diverbio per schiamazzi

Delitto della freccia, pena ridotta per Scalco

È stata ridotta da 23 a 21 anni di carcere la condanna per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia che nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2022 uccise con una freccia scoccata da un arco l’operaio Javier Alfredo Miranda Romero, nel centro storico di Genova. La decisione è arrivata dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano, che ha accolto in parte le richieste del sostituto pg Giulio Benedetti infliggendo la pena minima prevista per l’omicidio aggravato dai futili motivi.

Scalco, marinaio e abilissimo artigiano, ha vissuto anche a Lavagna e Leivi, pur essendo residente nella provincia di Varese. A Lavagna lo ricordano ancora oggi in tanti, nella zona del porto, dove aveva lungamente lavorato.

Gli aggiornamenti

Scalco, 67 anni, oggi ai domiciliari con braccialetto elettronico nella sua casa di Cittiglio (Varese), aveva colpito la vittima dalla finestra del suo appartamento dopo un diverbio per schiamazzi in strada. Secondo la difesa, l’uomo “voleva solo spaventare” Romero e un amico, ma la freccia – montata con la punta più letale che possedeva – lo raggiunse al petto.

Il difensore Federico Papa, insieme a Jacopo Pensa, ha sottolineato il pentimento dell’imputato:

“Sta male perché ha ucciso una persona, ma non ha mai fatto male a una mosca”.

Gli avvocati hanno espresso rammarico per la sentenza, ritenendo che il processo avrebbe dovuto essere definito con rito abbreviato.

La Cassazione, lo scorso maggio, aveva escluso l’ergastolo ma confermato l’impianto accusatorio dell’omicidio volontario, rinviando il caso a Milano solo per la rideterminazione della pena. I giudici si sono riservati trenta giorni per depositare le motivazioni, ma non è escluso un nuovo passaggio in Cassazione.