Depuratore, come cambierà la Colmata a mare?

Le buone e le cattive ragioni sulla realizzazione del depuratore in Colmata a mare

Depuratore, come cambierà la Colmata a mare?
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Depuratore in Colmata a mare, le ragioni del "Sì" e del "No" alla realizzazione dell'impianto a Chiavari.

Depuratore in Colmata, perché è una buona soluzione

Dallo “scotto” della realizzazione dell’impianto in città si possono massimizzare gli oneri, e Chiavari può diventare, finalmente, una città turistica a tutti gli effetti. Il depuratore in Colmata risolve una lunga querelle, ma può essere considerata la prima opera di un progetto molto più ampio che riguarda una visione globale di tutta la città. Intanto per il suo fronte mare, dal punto di vista ambientale, turistico, ricettivo, commerciale, sportivo, culturale e scolastico. In secondo luogo, sicure conseguenze, si spera in positivo, le avranno la limitrofa area, oggi degradata, dell’ex piscina del Lido (considerando anche il lungo Entella sponda chiavarese), e l’area dell’attuale depuratore di Preli (ex area camping e collina delle Grazie).

Con il depuratore in Colmata, riqualifiche in vista per l'area Preli e l'ex piscina del Lido

In futuro, può diventare realtà, rispolverando anche vecchi progetti, una passeggiata a mare ciclo pedonale da Zoagli a Carasco. A ponente con un nuova porzione di passeggiata dal gruppo del Sale fino alle aree della Colonia Fara e di Preli, a levante dalla Colmata fino al lungo Entella. Si creerebbe una promenade tra le più grandi d’Italia. La decisione, inoltre, è condivisa tra amministrazione comunale e tutti i comuni della Città Metropolitana di Genova. Politicamente, poi, la scelta è considerata positiva (o comunque la meno peggio) anche nelle minoranze di Palazzo Bianco: vedi la Lega Nord, a sostegno di Levaggi alle ultime amministrative, che aveva chiesto un sito alternativo al Lido, e il PD di Chiavari che vedeva da sempre come sito idoneo quello della Colmata a mare. Una scelta positiva infine, perchè si ribadisce un nuovo “No” alla cementificazione, e perchè vengono mantenuti e salvaguardati i posteggi pubblici gratuiti, che rimarranno inalterati. Una grande valvola di sfogo per i pendolari che sfruttano da sempre l’Area di Colmata. Area che mai è stata sfruttata appieno, per le sue potenzialità.

Depuratore in Colmata, le ragioni del "No" all'ipotesi, e le incognite su tempi e costi

Tutto da rifare daccapo. La scelta di realizzare il depuratore di vallata nell'area di Colmata porta all'azzeramento della precedente delibera della Città Metropolitana, indicante come sito idoneo l’ex piscina del Lido. A breve con la riunione dei sindaci dell'Ato, sarà riapprovata la delibera per il “nuovo” sito. Ma di fatto si torna al 2016, quando si parlava di un impianto unico per tutto il Tigullio occidentale. Tra i motivi principali del fronte del “No”, il dettaglio, non da poco, che al momento i costi sono sconosciuti, con l’eccezione dei 12 milioni di euro per le opere a difesa dal mare. L’impianto sarà a carico di Ireti, ma i costi ricadranno sulla bolletta dei cittadini? Non chiare poi, le tempistiche burocratiche per il nuovo iter, a cui si aggiungeranno tra i 2 e i 2 anni e mezzo di lavori per i 90 metri quadrati di interventi pubblici. Importantissimo evitare le sanzioni europee sulla depurazione delle acque che incombono, costi salati per i bilanci pubblici e quindi, per le tasche dei cittadini. Senza dubbio, economicamente sarebbe stato più sensato riqualificare l’attuale impianto di Preli e suddividere il progetto comprensoriale in 3 depuratori di vallata (Chiavari- Lavagna- Sestri Levante), con costi minori.

A preoccupare maggiormente è la posizione sul fronte mare, viste le mareggiate degli ultimi giorni

Nonostante in tutta l’area di Colmata non esistono abitazioni, ma un grande parcheggio, due campi sportivi, due bocciofile e tre stabilimenti balneari, nell’area circostante sono presenti locali, un albergo, la foce del fiume Entella e, a ponente, il porto turistico. Nella porzione di fronte mare, potrebbero presentarsi problematiche, soprattutto in caso di guasti, per miasmi e odori. Non chiariti poi i lavori inerenti alle tubature di collegamento con gli altri comuni. Infine, scelta la Colmata indietro non si potrà più tornare: tra i progetti e le promesse elettorali dei vari candidati sindaco, ricordiamo, l’incubatore di imprese, la cittadella dello sport (campi da calcio, una nuova piscina e la pista d’atletica indoor), e le idee inerenti all’edilizia scolastica nella zona. Idee che definitivamente sfumeranno.

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