Depuratore in Colmata, contrarietà di Levaggi e Traversi

Il gruppo Noi di Chiavari annuncia «iniziative contro una decisione incomprensibile». Traversi: «Il M5S vigilerà»

Depuratore in Colmata, contrarietà di Levaggi e Traversi
Pubblicato:
Aggiornato:

La decisione di avviare un nuovo progetto per il depuratore di vallata in Colmata a Mare, ufficializzata stamani in conferenza stampa a Chiavari, ha naturalmente trovato anche delle reazioni negative. Prima fra tutte quella del gruppo consiliare Noi di Chiavari, che annuncia «iniziative future contro una decisione incomprensibile».

Depuratore in Colmata, Noi di Chiavari annuncia opposizione

Roberto Levaggi (capogruppo), Daniela Colombo e Silvia Garibaldi affermano: «Sinché non è stato ufficiale, pensavamo che fosse uno scherzo. Ma poi ci siamo accorti che non era così. Dopo la vittoria in campagna elettorale, dove il tema del depuratore di vallata è stato determinante, Di Capua è riuscito a mantenere l’impegno di non fare l’impianto al Lido, trovando una soluzione nettamente peggiorativa. Per essere eletta, questa maggioranza ha stretto accorti con Giardini e Canepa, che sono andati in giro per l’entroterra a cercare siti idonei. Che cosa ne pensano oggi? Che cosa ne pensa Canepa, che era per realizzare piccoli impianti e mantenere funzionante quello di Preli?».

I consiglieri si dichiarano «sconcertati perché un depuratore pensato sull’Entella e ai confini di Lavagna viene spostato nel centro di Chiavari, a ridosso del porto turistico. Oggi non emette più fumi gialli, come affermato da Di Capua e Segalerba in campagna elettorale? La Colmata è stata buttata via, nonostante fosse l’area di sviluppo strategico principale di Chiavari. Pur evitando qualsiasi speculazione edilizia, come giusto, poteva essere utilizzata per destinazioni molto più importanti. Invece i chiavaresi si ritrovano questo risultato: un depuratore a meno di centocinquanta metri dalle prime case, in luogo di un’ipotesi precedente che lo vedeva invece collocato a oltre duecento metri dalle prime case. E poi, quando e come arriverà la contropartita? Di Capua e Segalerba sono stati assai vaghi. E questo ci fa ulteriormente preoccupare. Persone che non hanno dimostrato nessuna capacità politica in questa delicata questione, come potranno seguirla con perizia ed esperienza? Una cosa è certa: Noi di Chiavari vigilerà su questa "porcheria", di cui l’attuale maggioranza deve prendersi tutta la gravissima responsabilità».

Traversi, anche il Movimento 5 Stelle non è convinto

Rispetto al progetto presentato per il depuratore di vallata in Colmata a Chiavari, Roberto Traversi, deputato del Movimento Cinque Stelle eletto a Chiavari, sottolinea che «da anni il M5S propone una gestione diversa proponendo di aggiungere al depuratore della Val Petronio più depuratori separati con la messa a norma dei due esistenti, Preli e Lavagna e, uno per la Val Fontanabuona. Soluzioni che riteniamo essere sia economicamente più sostenibili, sia a minor impatto ambientale e con minori disagi alla popolazione e alle attività balneari e commerciali».

Traversi promette che «da oggi saremo naturalmente ancora più vigili e attenti nel valutare il progetto proposto innanzitutto dal punto di vista ambientale e per capire se, per realizzare il nuovo depuratore, la società Iren che progetta, dirige e da sola collauda, intenda utilizzare le solite tecnologie ormai superate e obsolete che propone da anni, su cui già ci siamo espressi in più occasioni, proponendo progetti alternativi, molto più economici e di maggior garanzia di efficienza nel tempo. Anche sul bando dell’affidamento a Iren presentammo esposto alla magistratura, rimasto inevaso. Naturalmente anche tale argomento sarà portato ai tavoli della Commissione Ambiente della quale faccio parte per migliorare questa situazione anche dal punto di vista normativo».

Seguici sui nostri canali