Dopo 43anni di servizio, per il vigile Levaggi arriva il meritato "riposo"
Entrato in comune nel ‘78 da operaio, poi autista ora è sovrintendente

Nel mondo dei fumetti un vigile urbano supereroe non esiste. Nel mondo dei social network invece sì. Ed è il sovrintendente capo della Polizia Municipale di Chiavari Marco Levaggi.
Il personaggio
Per lui, da questo mese, dovevano aprirsi le porte della meritata pensione. Ma il riposo, dopo decenni di lavoro al servizio di Palazzo Bianco, è slittato di pochi mesi. Il suo contratto terminerà il 1°dicembre 2019.
La prima vita come operaio dell’acquedotto comunale… Una vita professionale iniziata nel 1978 come operaio comunale presso l’acquedotto tra via Millo e piazza Milano. Nove anni dopo inizia la vita come autista; prima degli scuolabus comunali e poi della “Lancia Thema” e della “Mercedes” di Palazzo Bianco, le auto blu che hanno accompagnato i primi cittadini chiavaresi nelle sedi istituzionali e nelle visite ufficiali. E poi, negli ultimi anni, anche nella camionetta della Polizia Municipale:
"Sono nato nel 1956 e ho iniziato a lavorare a 22 anni. Sono stati anni felici, ero con sindaci ed importanti personalità, con cui in macchina ho avuto l’opportunità di conoscerli meglio. Tra questi “Vip” posso vantare anche il premio Nobel per la Fisica Margherita Hack una persona squisita, un pozzo di scienza, di un’umanità unica; venne a Chiavari ospite per una premiazione. Oppure il magistrato Piercamillo Davigo; lui fece una conferenza all’Auditorium e lo riaccompagnai in macchina a Milano, un viaggio in cui mi spiegò e mi raccontò tutta la vicenda di Mani Pulite".
E poi anche Katia Ricciarelli, Tullio Solenghi, Viktor Uckmar e tanti altri ancora.
Da autista dell’auto blu a paladino dei “Mugugni” Ma le soddisfazioni professionali più grandi per Levaggi sono arrivate negli ultimi mesi, diventando a pieno titolo paladino contro il degrado su facebook:
"Leggo le segnalazioni e intervengo cercando dove possibile di rimediare; dal rifiuto abbandonato alla cosa da aggiustare. In questo modo, mi hanno iniziato a fermare per strada congratulandosi con me per il lavoro che svolgo. Da chiavarese Doc, nato nel rione degli Scogli, voglio vivere in una città diciamo quasi perfetta. La gente dovrebbe imparare l’educazione civica; io cerco di dare una mano alla città, all’amministrazione e ai chiavaresi".
Dal 1° dicembre spazio alle passioni
"Continuerò a coltivare la passione per la fotografia e poi le mie gite in kayak e in moto. Sicuramente non starò fermo e sicuramente non mi occuperò di politica".
Mai più?
"Se qualche chiavarese avrà bisogno di una mano ci sarò, ma dopo 43 anni di servizio è giusto fare un passo di lato".
Negli ultimi tre mesi di lavoro, Levaggi assicura di svolgere il suo lavoro come il primo giorno:
"Vigilerò, controllerò e interverrò se necessario come ho sempre fatto. E se avranno bisogno di essere accompagnati in macchina, sarò prontissimo a guidare".