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Dorbora in festa per la Curottada, il ritrovo della famiglia Curotto
Nel 2016 i Curotto cileni, come descrive Diego Paez Curotto, organizzarono una prima “reunion” in terra cilena. Prossima riunione nel 2020
I discendenti della grande famiglia dei “Curotto” si sono ritrovati a Villa Dorbora sabato 9 giugno, per la prima “Curottada” italiana. A Dorbora, nell’800 vivevano solo gli avi della famiglia di Luigi Curotto.
Dorbora in festa per la Curottada, il ritrovo della famiglia Curotto
Una famiglia molto numerosa dove Luigi, ebbe dieci figli, tra cui Bartolomeo, Giuseppe e Fortunato. A loro volta, loro tre crearono le loro famiglie: Bartolomeo ebbe 12 figli, Giuseppe 6 e Fortunato 12. La maggior parte dei figli di Bartolomeo e di Fortunato emigrò in Argentina e in Cile. Nel 2016 i Curotto cileni, come descrive Diego Paez Curotto, organizzarono una prima “reunion” in terra cilena, per ricordare la prematura scomparsa di Franco Curotto. Due anni dopo, sabato scorso, il raduno si è tenuto a Dorbora, dove tutto iniziò per la numerosa dinastia. E questa volta ad organizzare sono stati i Curotto italiani, Luigi, Mauro, Mario, Carlo, Elena, Simona e Valeria. A partecipare 120 persone, di cui la metà arrivata proprio dal Cile. Dopo la messa commemorativa nella cappella di famiglia, non sono mancati i ricchi momenti conviviali. «A me e al comitato organizzatore cileno, composto da sette cugini, tra cui me e Renzo, Gino, Sebastian, Daniela, Ana Carla e Piera Curotto venne questa pazza idea di organizzare una Curottada anche a Dorbora – racconta Diego Paez Curotto -. Quello che abbiamo trovato qui è stato un risultato impensato, una meravigliosa Curottada nel luogo dove sono nati i nostri nonni. Aver visto i nostri genitori rincontrarsi, è stato molto emozionante: abbiamo potuto sentire la forza che ha il sangue che ci unisce». Ora per i Curotto, l’appuntamento è al 2020 in terra cilena.
