Edifici in degrado e in abbandono in via dei Devoto a Lavagna, la cronaca riporta in auge il problema

Residenti in protesta. Puntuali i ratti fanno visita alle case vicine, il Comune non interviene: ora un incendio doloso in uno degli edifici abbandonati, qualcosa si muoverà?

Edifici in degrado e in abbandono in via dei Devoto a Lavagna, la cronaca riporta in auge il problema
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Una situazione «insostenibile», a detta di molti residenti. Siamo in via dei Devoto, Lavagna: in diverse zone, a causa di alcuni edifici abbandonati, vigono erbacce, rifiuti abbandonati e sporcizia. E proprio nelle scorse ore uno di questi edifici, l'ex hotel Marina, è stato protagonista di un rogo a quanto pare appiccato come ritorsione dopo una rissa fra piccoli spacciatori avvenuta in stazione.

Al momento le segnalazioni dei cittadini non sono valse a nulla

Al momento le segnalazioni dei cittadini non sono valse a nulla: c’è pure chi ha portato a Palazzo Franzoni un ratto gigante dentro un sacchetto di plastica («L’ennesimo che ci ritroviamo davanti a casa»), come segno di protesta e ha rischiato la denuncia.

Il Comune ha risposto che non c'è pericolosità

Eppure sono diversi i residenti che hanno manifestato al Comune (commissariato) il disagio per una situazione che ormai va avanti da diverso tempo. Personale del Comune ha effettuato anche un sopralluogo nella via, ma ha risposto, ad un cittadino che aveva depositato l’ennesima segnalazione protocollata, che «si tratta di aree private e non si ravvisa una situazione di pericolosità tale da poter dar luogo a provvedimenti di tipo ordinatorio». Chissà se dopo l'incendio doloso dell'altra notte qualcuno non si ravveda?

Erbacce, sporcizia e ratti

Basta fare un giro in via dei Devoto per vedere la situazione in cui riversano almeno tre edifici: come dimostrano queste foto scattate da un lavagnese alcuni giorni fa, non mancano erbacce, sporcizia, e ovviamente ratti. «Possibile che sia complicato intimare ai proprietari di queste aree di ripulire?» si chiedono gli abitanti. «Non è solo una questione di aree chiuse e isolate, ne risente tutta la via».

Come la cronaca di questi ultimi giorni ha dimostrato, tali aree abbandonate divengono anche rifugio per disperati e senza tetto: e se questo di per sé non deve essere considerato "un male" - ben venga che in qualche modo un disperato possa trovare un angolo di riparo - è chiaro che ciò porta con sé anche degrado e, tendenzialmente, microcriminalità. E l'incendio doloso dell'altra notte come crimine tutto è stato tranne che micro.

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