"Ennesima aggressione al pronto soccorso dell' Ospedale di Lavagna"
Fp Cgil Genova e Tigullio e Uil Fpl Genova: “Urgono soluzioni strutturali di contrasto alla violenza o nessuno vorrà più lavorare al pronto soccorso”
Fp Cgil Genova e Tigullio e Uil Fpl Genova denunciano l’ennesimo episodio di aggressione al personale del pronto soccorso avvenuto all’ospedale di Lavagna. "Anche questa notte al pronto soccorso un paziente ha aggredito il personale che è sotto pressione da tutta la settimana - dicono - Mercoledì notte, infatti, un paziente in stato di evidente alterazione alcolica ha aggredito il personale sanitario presente e ha cercato di di sfilare l'arma alla guardia giurata intervenuta. Venerdì notte un altro paziente ha incendiato una barella per abbandonare successivamente il pronto soccorso. La guardia giurata intervenuta ha riportato alcune lesioni cadendo per spegnere il principio d'incendio. È evidente che il pronto soccorso di Lavagna non possa essere abbandonato dalle istituzioni. Deve essere un obiettivo primario istituire un posto di polizia permanente all'interno del polo ospedaliero di Lavagna".
La denuncia
“Siamo costretti a denunciare ancora una volta l'ennesimo episodio di aggressione ai danni degli operatori del pronto soccorso mentre stanno svolgendo il loro dovere al servizio della collettività. Questo è intollerabile e vergognoso per una società che si definisce civile– spiegano Libero Gianelli responsabile Fp Cgil Genova e Tigullio e Paolo Badalini segretario Uil Fpl Genova -. Sono anni che chiediamo con insistenza un presidio di polizia nei luoghi più a rischio 24 ore su 24.
I continui episodi di violenza, oltre a rallentare o addiritura interrompere il pubblico servizio con gravi ripercussioni sull'utenza, porteranno inevitabilmente al progressivo allontanamento degli operatori dai Pronto Soccorso dove nessuno vorrà più lavorare.
Fp Cgil Genova e Tigullio e Uil Fpl Genova ricordano che le aggressioni al personale sanitario coinvolgono 1 operatore su 3.
"Ci ritroviamo a chiedere alle istituzioni e alle direzioni aziendali soluzioni strutturali subito perché siamo stanchi di fare notizia. – proseguono Gianelli e Badalini - Violenze fisiche, verbali e psicologiche alle quali l'80% dei lavoratori della sanità ha assistito o ha dovuto subire. Di questo il 90% è donna, dati spaventosi e preoccupanti che descrivono una assoluta mancanza di misure di contrasto. Insieme a questo elemento si aggiungono altri problemi strutturali come il bisogno di un adeguato numero di personale tenuto conto dello stazionamento delle barelle nei locali del PS e la necessità di retribuzioni adeguate alla formazione e alle responsabilità degli operatori.
Senza queste misure il rischio di una fuga dalla professione continuerà a verificarsi, perché poco attrattiva”.
Fp Cgil e Uil Fpl si schierano al fianco dei colleghi aggrediti ai quali manifestano vicinanza e solidarietà.
“Il personale sanitario merita rispetto anche per l'importantissimo servizio che garantisce alla popolazione con senso responsabilità, competenza e altissima professionalità”, chiudono Libero Gianelli e Paolo Badalini.
"Le guardie giurate viste all'inizio come un deterrente non sono evidentemente la soluzione migliore per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario. Vista l'emergenza, lo stato di agitazione nei pronto soccorso del genovesato è più che mai plausibile".