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Esposto di Cervini alla Guardia di Finanza sul carroponte del porto di Chiavari

"Non ho avuto avuto, come temevo ed immaginavo, alcuna risposta dal Presidente di Marina Chiavari Piombo" lamenta l'ex consigliere comunale

Esposto di Cervini alla Guardia di Finanza sul carroponte del porto di Chiavari
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"Questa mattina ho consegnato alla Guardia di Finanza di Chiavari, nella persona del suo Comandante capitano Francesco Paolo Gaudiano, un esposto scritto inerente la gestione del piazzale di lavoro F del porto di Chiavari da parte della Società Marina Chiavari S.r.l.!": a dirlo l'ex consigliere comunale di Chiavari Emilio Cervini, che già in diverse occasioni è intervenuto sull'argomento.

"Si tratta dell’occupazione da parte della Ditta Castagnino di Lavagna con il proprio travel-lift ( carroponte) di una porzione considerevole della zona F del porto cittadino.
Già nel febbraio 2017, in qualità allora di Consigliere Comunale, segnalai dubbi di legittimità sull’autorizzazione rilasciata nell’ottobre 2015 dagli Uffici Comunali competenti che avrebbe dovuto essere temporanea.
A inizio novembre dello scorso anno chiesi pubblicamente al Presidente di Marina Chiavari quale fosse la situazione autorizzativa e soprattutto economico-finanziaria relativamente al permanere inutilizzato del suddetto carroponte nella zona F del porto.
La richiesta era motivata soprattutto dal fatto che il lungo contenzioso con la Ditta Castagnino di Lavagna per morosità a proposito dell’occupazione del loro carroponte era terminato l’8 giugno 2023 con la sentenza della Corte Suprema di Cassazione che definitivamente respingeva il ricorso e confermava la sentenza emessa il 20.6.2019 dal Tribunale di Genova sez. III civile che condannava la Ditta Castagnino:
- a rilasciare in favore della controparte( Marina Chiavari) l’immobile indicato nella motivazione, libero da persone e cose, nel termine di 30 giorni dalla comunicazione di questa sentenza;
- a pagare ai ricorrenti 600,00 euro al mese dal giugno 2017 al rilascio di cui sopra;
- pone a carico del convenuto l’obbligo di corrispondere alla ricorrente 50,00 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del rilascio".

"Non avendo avuto, come temevo ed immaginavo, alcuna risposta dal Presidente di Marina Chiavari sig. Pierluigi Piombo, ho ritenuto mio dovere porre all’attenzione della Guardia di Finanza quanto sopra augurandomi di avere chiarimenti sia sulla legittimità attuale dell’occupazione da parte del carroponte dello spazio in porto, ma soprattutto se l’importo dovuto e sentenziato dal Tribunale per una somma ad oggi di più di 130.000 euro sia stata versata oppure no - chiarisce Cervini - Tale richiesta nasce dal fatto che la Società Marina Chiavari è partecipata al 100% dal Comune di Chiavari e quindi i suoi introiti e/o ricavi determinano una ricaduta su tutti noi cittadini chiavaresi.

Mi auguro e sono certo che l’operato della Guardia di Finanza potrà squarciare il muro di silenzio creatosi attorno a questa situazione e fare doverosa chiarezza e trasparenza sempre necessarie soprattutto per chi amministra un bene pubblico".

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