Rapallo

Eventi inaccessibili alle persone sorde, a Montallegro "il primo passo avanti"

Per un futuro più inclusivo occorre cambiare al più presto la mentalità di amministratori e organizzatori di eventi

Eventi inaccessibili alle persone sorde, a Montallegro "il primo passo avanti"
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Non può considerarsi che un evento di successo quando una persona sorda e non vedente, al termine della serata, si alza in piedi ringraziando gli organizzatori per averle fatto vedere e ascoltare quanto le accadeva intorno.

Rapallo

È successo a Montallegro, alla vigilia dell’Assunta organizzata dal rettore don Gianluca Trovato e Nadia Molinaris, con il coinvolgimento del vescovo Corrado Sanguineti, di Eugenio Brasey nel ruolo di illustratore storico dei segreti del Santuario, della voce di Stefano Garofano e di tanti volontari. Ma al di là della valenza religiosa e culturale di quell’appuntamento mariano, la serata di Montallegro ha assunto un ruolo silenzioso che se vogliamo è ancor più importante: destare le coscienze e far riflettere sulle esigenze di chi - per disinteresse o distrazione - risulta troppo spesso e ingiustamente escluso dalla vita pubblica cittadina. Stiamo parlando della comunità delle persone sorde alle quali - come ci spiega Antonella Titta Arpe che ha tradotto l’intera serata nella Lingua dei Segni Italiana - è persino inaccessibile la stragrande maggioranza dei servizi essenziali.

"Una persona che si rivolge al pronto soccorso, in ospedale, alle poste o a un qualsiasi ufficio pubblico non sa come comunicare. Deve necessariamente essere accompagnata da qualcuno in grado di tradurre ogni singola informazione".

Un esempio su tutti:

"Durante la quarantena, mi è capitato di assistere telefonicamente una persona. Non era la prima volta che realizzo video chiamate di questo genere, la tecnologia in questo caso aiuta, ma pensate a cosa sarebbe successo se quella stessa persona, dopo aver contattato la guardia medica, non avesse avuto la possibilità di comunicare i suoi bisogni".

Se poi pensiamo che in questa fase, con l’obbligo di mascherine, una persona sorda non è neppure in grado di leggere il labiale dell’interlocutore, l’esclusione si fa totale. Eppure qualche caso virtuoso non manca, come alle poste di Genova dove uno sportello è presidiato da un operatore in grado di parlare e comprendere la Lingua dei Segni.

Che Rapallo sia una città “sorda” alle esigenze di chi ha disabilità non è un fatto nuovo. Lo si nota quotidianamente nella massiccia presenza di barriere architettoniche, nella scarsa disponibilità di stalli riservati ai portatori di handicap, eppure ancor meno ci si ferma a pensare alla comunità delle persone sorde.

"Al di là dell’annuale giornata del volontariato l’Assunta è stata, a mia memoria, la prima manifestazione davvero accessibile a tutti - ci racconta - A Chiavari, ad esempio, non è così, c’è una sensibilità diversa. Con eventi pubblici che integrano la presenza di un traduttore LIS, c’è stato un telegiornale dedicato" e ci sono addirittura spettacoli teatrali e concerti che le persone sorde possono apprezzare appieno. E ancora, a Genova i Consigli comunali vengono interamente tradotti e pubblicati su youtube:

"Un bel passo avanti".

Ecco, vediamo così anche l’appuntamento dell’Assunta: come un primo passo avanti verso un futuro più inclusivo. Lo ha detto anche la presidente del circolo ricreativo per persone sorde di Rapallo, Maria Franca Carniglia:

"È stato davvero emozionante. Speriamo che in futuro organizzazioni come queste si possano ripetere".

Un futuro realizzabile, certo, a patto che muti radicalmente, e al più presto, la mentalità di amministratori pubblici e organizzatori di eventi.

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