Ex piscina olimpionica Lido, due aziende la vogliono far rinascere

Di Capua: "Abbiamo grandi progetti, il sogno è veder partire i lavori entro il 2022"

Ex piscina olimpionica Lido, due aziende la vogliono far rinascere
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Riqualificazione dell’ex piscina olimpionica del Lido di Chiavari, in via Tito Groppo: qualcosa, finalmente, inizia a muoversi. Dopo decenni di degrado e abbandono, due aziende sarebbero interessate a realizzare l’opera.

Abbandonata da anni

Chi potrebbe far rinascere il “Lido” Secondo indiscrezioni, la prima società interessata all’opera è l’impresa di costruzioni edili “De Carlo”, già conosciuta in città per diverse operazioni immobiliari. L’impresa starebbe concludendo la fase progettuale per presentare un project financing al Comune. Seconda impresa interessata sarebbe invece la “Ercole consorzio stabile S.c.a.r.l.” con sede a Villa d’Adda nella provincia di Bergamo, già impegnato in questo inizio 2020, con un raggruppamento di imprese, ai lavori di costruzione del nuovo Palasport di Sanremo. L’impresa potrebbe essere interessata all’operazione chiavarese tramite un leasing.

Ex piscina olimpionica del Lido, qualcosa si muove Non conferma le voci e le indiscrezioni, ma il sindaco Marco Di Capua non smentisce che ci sono state richieste di accesso all’area.

"In seguito alla promessa fatta in campagna elettorale di veder rinascere il Lido, alcuni imprenditori si sono mossi per sondare la situazione – ha detto il primo cittadino -. Sul Lido, la nostra idea è di realizzare un impianto scoperto di una lunghezza di 50 metri che permetta sinergie per eventi sportivi di livello e con l’adiacente stabilimento balneare. Tra le idee, mi piacerebbe anche creare una foresteria dedicata agli atleti, nelle cabine dismesse e non utilizzate dal gestore dello stabilimento. Andando così a creare un centro sportivo di eccellenza dedicato agli sport natatori e allo sport in generale dal Lido al porto turistico".

Quali le possibili tempistiche? Il sogno “impossibile” dell’amministrazione comunale di Chiavari è di veder partire i lavori entro la fine del ciclo amministrativo nel 2022. Ma l’iter burocratico è lungo. Alla possibile proposta di “restyling” che verrà protocollata in Comune, con un progetto di fattibilità delle opere, questo verrà messo in gara. A seguire l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche ed il passaggio in consiglio comunale. Ma ad oggi, come confermato dal sindaco:

"Oltre alle richieste di accesso, ad oggi nessuna proposta è stata protocollata in Comune".

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