Feste patronali e sagre a rischio in vista dell’estate
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere le scelte del Governo e capire se gli eventi dovranno essere cancellati

Feste patronali e sagre a rischio per la prossima estate. Nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente, ma il pericolo è reale. Ora si tratta di portare a casa la pelle, poi riprendere le attività economiche, il distanziamento sociale sembra destinato a durare a lungo se si vuole evitare il ritorno del propagarsi dell'epidemia.
Il caso
Nel mirino feste e sagre che sono la quinta essenza della socialità. Processioni per le vie del paese, feste da ballo affollate e soprattutto stand gastronomici con tavolate dove si pranza gomito a gomito con il vicino. Difficilmente assisteremo a tutto questo. Si teme la cancellazione di altri storici eventi quali lo Zucchino d’oro di Cicagna e la Festa dell’emigrante di Favale in attività dalla seconda metà del secolo scorso. Un discorso a parte merita Expo Fontanabuona Tigullio fissato a fine agosto. Il tempo non manca, anche se già in primavera gli organizzatori cominciavano a prendere contatti con le aziende interessate a partecipare. Sarà un’estate diversa, tutta da reinventare. Risolto il problema sanitario resteranno senza dubbio le difficoltà economiche, la pagina dei prossimi mesi in Fontanabuona, come del resto nel Paese, è ancora tutta da scrivere. Ora le priorità sono ben altre, ma le orchestre già contattate dagli organizzatori sono in stand by.