Cronaca
Uscio

Festeggia le nozze d’oro con la macelleria

Il personaggio: l’Adriana da cinquant’anni dietro al banco

Festeggia le nozze d’oro con la macelleria
Cronaca Aggiornamento:

Nozze d'oro con la macelleria Fasce. Mai Adriana Biggio, 67 anni, storica macellaia avrebbe immaginato di festeggiare le nozze d'oro vendendo "sasisse, berodi e matamà" con la maschera di protezione sul volto.

Il personaggio

Una storia che merita di essere raccontata in quanto l'Adriana arriva a Uscio quando i mitici anni Sessanta si avviano alla conclusione. È ancora una ragazzina quando sposa Gianmario Fasce. Nasce a Priosa, in quel di Rezzoaglio, dove agli inizi della seconda metà del secolo scorso l'attività del contadino e dell'allevatore era ancora fiorente. Si sposa giovanissima e finisce subito dietro il bancone della macelleria:

"A novembre saranno cinquant'anni, un record, tanto lavoro, ma soprattutto la consapevolezza che la gente mi vuole bene".

Ha ragione l'Adriana, come non volergli bene. Sempre gentile, cordiale con tutti, con un "tacco 11" che deve rendergli la vita difficile dietro al banco. Mai una vacanza, qualche sigaretta e nella buona stagione la passione per il ballo nelle varie sagre di paese. D’estate per abbronzarsi, invece di andare al mare, si accontentava di una sdraio davanti al negozio, mettendo a dura prova gli ormoni degli automobilisti di passaggio. Ora gli anni cominciano a pesare, dopo essere stata tutto il giorno in negozio, meglio riposarsi in casa. Ama i colori sgargianti, in modo particolare il rosso e il fisico, a dispetto dell'incalzare del tempo, tiene ancora botta.

"Mai avrei pensato di trovarmi in una situazione del genere - racconta - a servire i clienti con la mascherina, in pochi mesi è cambiato il mondo".

Non ha paura l'Adriana nonostante la residenza protetta Angelo Caprile dove nelle ultime settimane si sono registrati numerosi decessi sia a quattro passi. «Sono sempre stata a Uscio e sono contenta, mi trovo benissimo con abitudini ormai consolidate che si ripetono di giorno in giorno». Forse per questo non ha paura, si sente protetta dalla quotidianità che neppure i coronovirus  riesce a sconfiggere.

"Vedo i clienti fuori della porta - conclude - che aspettano diligentemente il loro turno, chi  avrebbe immaginato di festeggiare così mezzo secolo d’attività".

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